Ravvivare il dialogo e puntare sulla tolleranza tra religioni

Ieri pomeriggio il ministero dell’Interno, Angelino Alfano in prima fila, ha avuto un incontro con le differenti comunità e gli enti non profit islamici a Roma. “Quest’incontro è servito per ravvivare il dialogo e sancire una volta di più l’importanza della tolleranza tra religioni diverse. Ci siamo presi entrambi l’impegno di averne altri in un breve futuro”, indica il sottosegretario Manzione specificando che “tra il Governo italiano e le associazioni islamiche nel nostro paese c’è una profonda sintonia di carattere culturale per evitare la radicalizzazione religiosa”.

“Ci si è parlati in modo molto chiaro e costruttivo. Da loro sono uscite due priorità: l’emersione dei luoghi di culto, perché svolgere una pratica religiosa in chiaro giova a tutti per la reciproca conoscenza, e un’autoregolamentazione di chi vuol predicare, ovvero degli imam, che devono essere accompagnati da referenze adeguate per svolgere il loro ruolo di guida spirituale”, quindi “due le priorità proposte: l’emersione dei luoghi di culto e l’autoregolamentazione degli imam” specifica ancora Manzione.

Trovata dunque l’unione d’intenti tra il Dipartimento e le associazioni del variegato mondo di realtà musulmane che si sono presentate all’appuntamento con diversi interlocutori, non sono una novità gli incontri ma il confronto era però stato interrotto da diverso tempo. Nell’occasione di ieri anche Alfano ha stabilito la linea da seguire: “Bisogna distinguere chi prega da chi spara, i primi devono prendere senza indugi le distanze da chi semina odio e violenza, anche con denunce”, aspetto che d’altronde le stesse associazioni presenti all’incontro hanno ribadito più volte.