Nigeria: mons. Kaigama chiede aiuto contro Boko Haram

Nigeria

Risale a ieri l’appello lanciato da mons. Ignatius Kaigama, arcivescovo di Jos, in Nigeria, nazione dell’Africa centrale, che racconta di un Paese colpito dalle violenze di matrice islamista del gruppo Boko Haram. Soltanto negli ultimi giorni sono state uccise almeno 20 persone da parte del gruppo fondamentalista che ha sfruttato la giovane età di tre inconsapevoli kamikaze per seminare il terrore nei villaggi di Maiduguri e Potiskum. Per il prelato “non è uno scontro tra cristiani e musulmani” ma gesti di un gruppo sempre più potente che colpisce chiunque si frapponga ai suoi obiettivi.

L’Arcivescovo auspica che la comunità internazionale intervenga contro Boko Haram con la stessa determinazione e prontezza con la quale ha affrontato il terrorismo di matrice jihadista all’indomani degli attentati di Parigi. E’ necessaria “maggiore attenzione” alle violenze che si ripetono con crescente” frequenza” nel paese africano che rischia di precipitare nel caos. Il movimento islamista infatti è in crescita ma non gode del sostegno e dell’incoraggiamento della comunità musulmana che anche per bocca dei suoi imam si è espressa a più riprese con forza e con chiarezza contro il terrorismo.

Fondato nel 2002, il movimento estremista in un primo momento ha focalizzato la propria battaglia contro l’educazione di matrice occidentale; difatti Boko Haram in lingua Hausa significa “L’istruzione occidentale è proibita”. Dal 2009 sferra attacchi e promuove azioni di tipo militare, col proposito di creare uno Stato islamico. Esso ha già causato migliaia di vittime, in particolare nel nord-est della Nigeria, prendendo di mira anche polizia e il quartier generale Onu nella capitale Abuja. Almeno tre milioni le persone colpite a vario titolo dalle violenze islamiste.