Malaysia: gli indù celebrano la festa del Thaipusam

Per celebrare la festività religiosa di “Thaipusam” una lunga fila di carri da un tempio nel centro di Kuala Lumpur raggiunge il complesso di grotte calcaree di Batu, luogo sacro per gli indù, in pratica 15 chilometri di processione che termina con una salita di 272 gradini.

Oltre un milione i fedeli stimati in questi giorni nei templi di tutta la Malaysia per celebrare questa festività che risale al giorno, secondo la mitologia indù, in cui la dea Parvati diede a suo figlio Murugan una lancia con cui uccidere le divinità malvagie. La festa è celebrata in India, Singapore e altre aree asiatiche limitrofe, da circa 125 anni e attira migliaia di turisti desiderosi di prendere parte a questa colorata ricorrenza.

“Ha concesso a mio padre una salute migliore e pace in famiglia“, afferma un fedele mentre aggancia un “kavadi” al suo corpo, statue votive che vengono fissate al corpo con punte di metallo che trafiggono la pelle in segno di penitenza o di gratitudine. Un altro fedele: “ho fatto questo giuramento per motivi spirituali e sono soddisfatto di portare a termine il pellegrinaggio”. Molti banchetti sono disseminati all’esterno delle grotte dove i fedeli possono radersi i capelli come ulteriore segno di devozione.

Il rituale viene preceduto da diverse settimane di preparazione, che include momenti di preghiera ogni giorno, astensione da rapporti sessuali e una stretta dieta vegetariana. Con una popolazione di 28 milioni di abitanti, la Malaysia è un Paese a maggioranza musulmana dove risiedono anche oltre 2 milioni di indiani, la maggior parte dei quali è di etnia Tamil.