IL SANTO PADRE ALLA LAZIO: “LO SPORT AIUTI A SUPERARE LE INGIUSTIZIE”

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“A volte capita che un ragazzo o una ragazza, per gli allenamenti e le gare, lasci perdere la Messa, la catechesi… Questo non è buon segno, vuol dire che si è persa la scala di valori. Come pure non bisogna trascurare lo studio, le amicizie, il servizio ai poveri”. E’ la considerazione di Papa Francesco durante l’udienza, in aula Paolo VI, a circa 7.000 tra dirigenti, atleti, sportivi, simpatizzanti e famiglie della Società Sportiva Lazio. Il vescovo di Roma ha osservato che lo sport favorisce la costruzione di un mondo più fraterno e solidale, “contribuendo al superamento di situazioni di ingiustizia e di disagio umano e sociale”. “Grazie a Dio – ha evidenziato – abbiamo degli esempi belli di uomini e donne sportivi, anche grandi campioni, che non hanno mai smesso di vivere la fede e il servizio al prossimo”.

Ricordando il percorso della polisportiva, nata nel 1900 con l’intento di diffondere “i valori morali ed etici dello sport”, ha incoraggiato i fedeli a coltivare la cultura dell’accoglienza valorizzando i “diversi talenti” sperimentando “la fraternità e l’armonia fra le persone, senza discriminazione”. “In Italia, come anche nel mio Paese, in Argentina – ha soggiunto – si rischia di parlare sempre del calcio e di trascurare gli altri sport. Invece ogni disciplina sportiva ha un suo valore, non solo fisico o sociale, ma anche morale, in quanto offre la possibilità alle persone, specialmente ai ragazzi e ai giovani, di crescere nell’equilibrio, nell’autocontrollo, nel sacrificio e nella lealtà verso gli altri”. Lo sport, ha continuato, incrementa la lealtà verso gli altri dinanzi a una certa “abitudine del tradimento” che “cresce un po’ dappertutto”. Infine Francesco ha esortato i presenti a proseguire nel loro cammino, “al servizio dell’aggregazione dei giovani e delle famiglie”.