Il Patriarca copto: “Le offese alle religioni inaccettabili sul piano morale”

“Io rifiuto ogni forma di insulto personale, e quando le offese riguardano le religioni, esse non sono approvabili né sul piano umano, né su quello morale e sociale. Esse non aiutano la pace del mondo, e non producono nessun beneficio” così il Patriarca ortodosso Tawadros II ha espresso disapprovazione di fronte alle scelte fatte dal discusso settimanale parigino, bersaglio del recente attacco terroristico.

Mercoledì scorso infatti ben 5 milioni di copie della rivista sono state diffuse in tutto il mondo, in copertina è comparsa una vignetta raffigurante il Profeta Maometto che piange e che tiene un cartello con la scritta “je suis Charlie”, sotto il titolo “tout est pardonné” (tutto è perdonato).

Dello stesso parere anche Mons. Antonios Aziz Mina, vescovo di Giza dei copti cattolici, “le vignette – ha riferito in una intervista il vescovo – vengono esaltate come espressione di libertà. Ma la vera libertà è sempre responsabile. Non offende gratuitamente, non ridicolizza e non ferisce gli altri, toccandoli nelle cose che hanno più a cuore, soprattutto in materia di religione e di fede. Forse è bene non dare importanza a queste derisioni, e non avere reazioni che poi vengono strumentalizzate e travisate come oscurantismo. Anche perché, per noi cristiani, la fede è dono gratuito di Dio, che la dà a chi vuole. E chi la riceve non solo non può imporla agli altri, ma non ha neanche il problema di difenderla dalle offese. Perché a difendere il dono della fede ci pensa il Signore”.