Il Papa sull’attentato di Parigi: “Di quanta crudeltà è capace l’uomo!”

“L’attentato di ieri a Parigi ci fa pensare a tanta crudeltà, crudeltà umana; a tanto terrorismo, sia al terrorismo isolato, sia al terrorismo di Stato. Ma la crudeltà della quale è capace l’uomo!”. E’ quanto affermato da Papa Francesco durante l’omelia della Messa a Santa Marta. Il vescovo di Roma ha invitato a pregare per le vittime dell’attentato alla sede del settimanale satirico “Charlie Hebdo” chiedendo “anche per i crudeli, perché il Signore cambi il loro cuore”.

Dopo aver commentato il grave episodio avvenuto in Francia il successore di Pietro ha meditato sulle letture odierne. “Chi ama – ha detto – conosce Dio; chi non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore. Ma non amore di telenovela. No, no! Amore solido, forte; amore eterno, amore che si manifesta – la parola di questi giorni, manifestazione – nel suo Figlio, che è venuto per salvarci”. Ha continuato spiegando che “per conoscere Dio ci vuole tutta una vita; un cammino, un cammino di amore, di conoscenza, di amore per il prossimo, di amore per quelli che ci odiano, di amore per tutti”.

Riferendosi al Vangelo che narra la moltiplicazione dei pani e dei pesci per sfamare le folle delle quali Gesù ebbe compassione – perché “erano pecore che non avevano pastore” – ha sottolineato come anche oggi tanta gente sia “disorientata” nelle “nostre città, nei nostri Paesi”. Il Padre, ha poi osservato, “sempre è disposto a perdonarci. Sempre! Non una volta, 70 volte 7”. “Per conoscere questo Dio che è amore – ha concluso – dobbiamo salire per lo scalino dell’amore per il prossimo, per le opere di carità, per le opere di misericordia, che il Signore ci ha insegnato”.

Per ricordare la strage il Papa, tramite l’account Twitter @Pontifex, ha creato l’hashtag #PrayersForParis. Sempre in mattinata, inoltre, ha ricevuto in Vaticano l’arcivescovo di Parigi, il cardinale André Vingt-Trois. Al porporato il Pontefice ha anche indirizzato un messaggio, a firma del segretario di Stato cardinale Pietro Parolin, esprimendo “la sua profonda vicinanza alle persone ferite” e alle famiglie di quanti sono stati colpiti dall’attentato, e ribadendo la sua condanna alla “violenza che genera tanta sofferenza”.