Il Papa in Puglia e poi a Nomadelfia

Venerdì 20 aprile 2018 il Santo Padre Francesco si recherà in Visita Pastorale ad Alessano (Lecce), nella Diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, e a Molfetta (Bari) nella Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo–Terlizzi, nel 25.mo anniversario della morte di S.E. Mons. Tonino Bello. Inoltre, giovedì 10 maggio 2018 il Papa si recherà in Visita Pastorale a Nomaldelfia, nella Provincia e nella Diocesi di Grosseto, dove incontrerà la Comunità fondata da Don Zeno Saltini; e a Loppiano (Firenze) nella Diocesi di Fiesole, dove visiterà la Cittadella Internazionale del Movimento dei Focolari”. Così la Sala Stampa della Santa Sede, tramite una dichiarazione del direttore Greg Burke, annuncia le visite del Pontefice che si svolgeranno in primavera.

Mons. Angiuli: “Un grande desiderio di tutto il Salento”

“Il Papa viene incontro a un grande desiderio di tutto il Salento”. Così mons. Vito Angiulli, vescovo della diocesi di Ugento-Santa Maria di Leuca, commenta al Sir l'annuncio della visita del Pontefice sulla tomba del Servo di Dio don Tonino Bello, nato nella cittadina pugliese il 18 marzo 1935. “La data scelta dal Santo Padre è estremamente significativa”, commenta il vescovo, ricordando che proprio quel giorno ricorre il venticinquesimo anniversario della morte del Servo di Dio. Quella di Papa Francesco non è “una visita di circostanza, ma la proposta di un modello – osserva Angiuli -. Il Santo Padre viene a porre il sigillo della sua autorità riconoscendo nel Servo di Dio un testimone autentico del Vangelo e additando la sua persona e il suo messaggio come una fonte preziosa per la missione della Chiesa agli uomini e donne del nostro tempo”. E aggiunge: “Per celebrare degnamente questa ricorrenza la nostra Chiesa di Ugento-S. Maria di Leuca si sta preparando con grande impegno. Riconosciamo tutti che don Tonino è stato un vescovo secondo il Concilio Vaticano II, interpretando e attuando gli insegnamenti conciliari, soprattutto quello di porre un’attenzione privilegiata agli ultimi e ai poveri, con uno stile di fraternità e con gesti profetici che invitavano alla pace e alla non violenza”. Il presule mette poi in evidenza un altro tratto comune al magistero di Bergoglio e di don Tonino Bello: “hanno proposto a tutti, giovani e adulti, credenti e non credenti, intellettuali e persone semplici la gioia del Vangelo: la gioia di servire ogni persona con gratuità e tenerezza. Ha così testimoniato la bellezza di una ‘Chiesa in uscita’, aperta al mondo e in dialogo sincero con tutti, pronta a camminare e a collaborare con tutti gli uomini di buona volontà per la pace, la giustizia e la salvaguardia del creato”.

La gioia dei Focolari

L’annuncio della visita del Papa a Loppiano “ha suscitato in me sorpresa e profonda gioia”, ha commentato a caldo Maria Voce, presidente della cittadella. “È un grande onore per il Movimento dei Focolari accogliere un papa tra di noi, in una nostra cittadella. Ma soprattutto è una spinta a intensificare l’impegno a vivere l’amore e l’unità radicati nel vangelo. È questo soffio di vangelo vissuto che vorremmo papa Francesco possa trovare arrivando a Loppiano. E ora che la notizia comincia a diffondersi nelle comunità del Movimento, questa gioia e quest’impegno saranno condivisi in tutto il mondo”. Loppiano è la prima delle cittadelle dei Focolari, sorta nel 1964, sulle colline toscane vicino a Firenze. Attualmente conta circa 850 abitanti: uomini e donne, famiglie, giovani e ragazzi, sacerdoti e religiosi, di 65 nazioni dei cinque continenti. Più di metà degli abitanti vi risiede stabilmente mentre altri partecipano ad una delle 12 scuole internazionali che prevedono una permanenza da 6 a 18 mesi. La componente internazionale e multiculturale, che ha fatto sua la legge dell’amore scambievole, fa di Loppiano un laboratorio di convivenza tra persone diverse per età, condizione sociale, tradizione, cultura e fede religiosa.