Il Papa a Santa Marta: Lo scandalo distrugge la fede

“Meglio buttarsi al mare con una pietra al collo”. E’ nel brano odierno del vangelo di Luca e nella risposta di Cristo a chi gli chiede un’opinione su chi da scandalo che Papa Francesco pone il centro della consueta omelia si Santa Marta. Lo scandalo , avverte il Pontefice, distrugge la fede: “Quando un cristiano o una cristiana, che va in chiesa, che va in parrocchia, non vive così, scandalizza. Ma quante volte abbiamo sentito: ‘Ma io non vado in Chiesa – uomini o donne – perché è meglio essere onesto a casa e non andare come quello o quella che vanno in Chiesa e poi fanno questo, questo, questo…’. Lo scandalo distrugge, distrugge la fede! E per questo Gesù è tanto forte: ‘State attenti! State attenti!’. E questo ci farà bene ripeterlo oggi: ‘State attenti a voi stessi!’. Tutti noi siamo capaci di scandalizzare”. D’altronde anche San Paolo nella lettera a Tito mette in guardia i sacerdoti esortandoli a condurre uno stile di vita in linea con il proprio Ministero, “ma questo – spiega Francesco – vale per tutti i cristiani”.

La capacità di perdonare è l’altra qualità che si richiede al cristiano autentico: “Dobbiamo perdonare, perché perdonati. E questo è nel Padre Nostro: Gesù lo ha insegnato lì. Certo non si capisce nella logica umana. La logica umana ti porta a non perdonare, alla vendetta; ti porta all’odio, alla divisione. Quante famiglie divise per non perdonarsi: quante famiglie! Figli allontanati dai genitori, marito e moglie allontanati… E’ tanto importante pensare questo – conclude il Papa – se io non perdono non ho, sembra che non abbia diritto – sembra – ad essere perdonato o non ho capito cosa significa che il Signore mi abbia perdonato. Questa è la seconda parola, perdono”.