GIUBILEO, IL PONTEFICE: “TANTI POVERI ATTENDONO IL VANGELO CHE LIBERA”

“Quanti poveri attendono il Vangelo che libera! Quanti uomini e donne, nelle periferie esistenziali generate dalla società consumista, attendono la nostra vicinanza e la nostra solidarietà”. Queste sono le parole che Papa Francesco ha rivolto alla plenaria tenutasi nella sala del Concistoro, del Pontificio Consiglio per la Nuova Evangelizzazione, al quale ha affidato il compito di organizzare l’Anno Santo della Misericordia, che comincerà il prossimo 8 dicembre con l’apertura della Porta Santa nella basilica di San Pietro.

Il Papa ha ricordato che “il Vangelo è l’annuncio dell’amore di Dio che, in Cristo, ci chiama a partecipare della sua vita. La nuova evangelizzazione dunque è questo: prendere coscienza dell’amore misericordioso del Padre per diventare noi pure strumenti di salvezza per i nostri fratelli”. Proseguendo con il suo discorso il Papa ha aggiunto: “Ho affidato a voi l’Anno Santo perché appaia in maniera più evidente che il dono della misericordia è l’annuncio che la Chiesa è chiamata a trasmettere nella sua opera di evangelizzazione in questo tempo di grandi cambiamenti”. Bergoglio a sottolineato che questi cambiamenti sono una “felice provocazione” per cogliere i segni dei tempi che il Signore offre alla Chiesa affinché sia capace di portare Cristo agli “uomini del nostro tempo”. Non è cambiata la missione della Chiesa, ma il modo in cui si annuncia il Vangelo va rinnovato con “saggezza pastorale”.

Concludendo il suo discorso, Francesco ha ribadito l’importanza della catechesi, che “come componente del processo di evangelizzazione, ha bisogno di andare oltre la semplice sfera scolastica, per educare i credenti, fin da bambini, ad incontrare Cristo, vivo e operante nella sua Chiesa. È l’incontro con Lui che suscita il desiderio di conoscerlo meglio e quindi di seguirlo per diventare suoi discepoli. La sfida della nuova evangelizzazione e della catechesi, pertanto, si gioca proprio su questo punto fondamentale: come incontrare Cristo, qual è il luogo più coerente per trovarlo e per seguirlo.”