Caritas Caserta, percorsi lavorativi per disoccupati, migranti e vittime di violenza

Al via a Caserta "Aula 162". Si tratta di un innovativo progetto di inclusione lavorativa basato sulla filiera locale della solidarietà

Attraverso la Caritas a Caserta “saranno avviate ai corsi principalmente persone che hanno perso il lavoro per l’emergenza Covid”. Don Antonello Giannotti, direttore della Caritas diocesana di Caserta, si riferisce in particolare ai “giovani che hanno abbandonato la scuola“. E che “quindi non sono in possesso di una qualifica che permetta loro di affacciarsi al mondo del lavoro”. Al centro dell’attenzione della Caritas ci sono poi “le donne vittime di violenza. I rifugiati. E i migranti”.Caritas

Caritas per l’inclusione

Al via a Caserta “Aula 162”. Si tratta di un importante progetto di inclusione lavorativa. Realizzato da Associazione Next in collaborazione con P&G e Caritas di Caserta. E’ l’ occasione per promuovere un nuovo modello di formazione e inclusione lavorativa. A febbraio Istat ha registrato un drammatico crollo dell’occupazione. Con 945mila persone senza lavoro e un tasso di disoccupazione che si attesta a livello nazionale al 10,2%. Con il 17,9% della regione Campania. E il 16,9% della sola provincia di Caserta.Caritas

Percorsi di formazione

Il progetto “Aula 162” organizza percorsi di formazione gratuita. Per riqualificare persone in difficoltà. E inserirle in aziende che hanno bisogno di manodopera. A presentare il piano nella biblioteca diocesana è stato monsignor Pietro Lagnese, vescovo di Caserta. Il modello si basa sulla creazione di una filiera di solidarietà. Il corso di formazione per addetti alla logistica è rivolto a persone senza occupazione. Selezionate da Caritas Caserta, partner territoriale dell’iniziativa.

Momento di prova

“In questo momento di grande prova, nel quale vediamo decisamente aumentati i poveri che bussano alle nostre porte e assistiamo alla nascita di nuove povertà, provocate appunto dalla pandemia, il progetto che vede la luce in questi giorni nella nostra diocesi è certamente inviato dalla Divina Provvidenza. Si tratta di un progetto certamente di grande utilità per la collettività perché favorisce l’incontro tra imprese alla ricerca di personale qualificato e soggetti deboli che, attraverso i corsi, verranno riqualificati e formati al lavoro che dovranno svolgere.