Chiesa Cattolica

Istruzione per i bambini senza scuola. La missione dei cappuccini in Camerun

Camerun in crisi. Fra Marino Pacchioni, missionario cappuccino, fa il punto all’agenzia vaticana Fides sulla dolorosa situazione della nazione africana. Le regioni anglofone del paese sono attraversate da conflitti, violenza e povertà. La situazione è difficile soprattutto per i più piccoli. “Al momento- spiega il missionario- non si parla di riaprire le scuole. Sarebbe troppo complesso. Attualmente siamo impegnati nella costruzione di un foyer. Per accogliere i bambini. E cercare di dare loro una continuità educativa”.

Camerun, radici della crisi

La crisi ha radici nella dichiarazione di indipendenza del Camerun (1960). Da allora, le frizioni tra la minoranza anglofona e la maggioranza francofona sono andate aumentando. Fino a culminare, nel 2017. Con la dichiarazione di indipendenza degli irredentisti. E la nascita della Repubblica di Ambazonia. Con scontri gravissimi tra separatisti ed esercito regolare. Negli ultimi anni, il contesto è andato esacerbandosi. Secondo le Nazioni Unite, il conflitto ha causato la morte di più 3.500 persone. E ha costretto oltre mezzo milione di abitanti a fuggire. Nelle regioni francofone del Camerun. O nella vicina Nigeria.

Tensioni

La grande crisi in cui è coinvolto attualmente il Camerun. Riguarda le tensioni nelle regioni anglofone del paese. E genera effetti pesanti su diversi settori. Da quello scolastico a quello sanitario. Anche in pandemia gli scontri tra i ribelli indipendentisti e l’esercito regolare proseguono. Con conseguenze preoccupanti. Soprattutto tra i civili. L’attività dei frati è difficile. Ma forte è l’intenzione di perseverare nella vicinanza alle popolazioni. “L’attuale situazione- precisa fra Marino- rende complessa l’opera dei frati in Camerun. Perché è una crisi che tocca gli aspetti sociali, economici, apostolici e quotidiani”. I cappuccini nel paese sono presenti soprattutto nelle 2 regioni dove a causa della continua lotta tra i militari dell’esercito e uomini armati, si sono verificati molti danni.

Gianluca Franco

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