Burkina Faso, i missionari soccorrono gli sfollati della guerra “invisibile”

Nel martoriato paese africano ’insicurezza aggrava le condizioni di vita della popolazione locale e di chi ha dovuto lasciare la propria casa

sahel

In Burkina Faso il progetto post-Covid ha una durata di due anni. Da marzo 2021 a febbraio 2023. Ed è dedicato principalmente agli sfollati interni di Bourzanga. Città distante 157 km da Ouagadougou. Il progetto prevede prevalentemente l’assistenza sanitaria e psicosociale per chi ha dovuto abbandonare la propria casa. Con l’aumento dei punti di approvvigionamento idrico. E la creazione di un ambiente di vita sano. Attraverso la realizzazione di un pozzo. Impianto di pompaggio solare. Torre di stoccaggio dell’acqua. Realizzazione di un canale per portare l’acqua alla chiesa. Oltre al miglioramento della sicurezza alimentare degli sfollati interni.Burkina

Aiuti al Burkina Faso

Raggiungere Bourzanga, città del nord del Burkina Faso, è diventato difficile a causa della presenza di gruppi armati lungo la strada. Questa insicurezza si è andata a ripercuotere anche sul progetto post-COVID. Avviato dalla Fondazione Internazionale dei Missionari Camilliani CADIS International e CADIS Burkina Faso. A sostegno della popolazione del villaggio. Parte dell’équipe Cadis ha lasciato la zona. Per trasferirsi in luoghi più sicuri. “La situazione è critica da diversi mesi. Siamo stati costretti a sospendere tutti i viaggi a Bourzanga”, riferisce all’agenzia missionaria vaticana Fides padre Marius Soussago. Prosegue il presidente di CADIS BF. “Diversi tentativi di viaggio sono stati annullati a causa del peggioramento della situazione generale. Avevamo riaperto il centro sanitario in collaborazione con le suore di Sainte Marie de Torfou. Ma otutto il personale del centro medico e i membri della comunità delle suore hanno lasciato Bourzanga alla fine di aprile 2022 misericordia di Dio.”