Varese: progetto Chiesa-istituzioni per fermare i bulli

A Varese firmato protocollo per contrastare il bullismo. Alleanza tra Chiesa, Regione, enti locali, forze dell'ordine e Ats-Asst

violenza
Stop ai bulli. Prevenire e contrastare i fenomeni legati al bullismo e al cyberbullismo e alle diverse forme di disagio sociale minorile. È questo l’obiettivo del protocollo firmato oggi a Varese tra la Prefettura di Varese, la provincia di Varese, l’Ats dell’Insubria, l’Asst dei Sette Laghi, l’Asst della Valle Olona, l’Ufficio Scolastico Territoriale di Varese, l’Università degli Studi dell’Insubria, l’Università LIUC, l’Università Cattolica, l’arcidiocesi di Milano, la Diocesi di Como, il Responsabile di Sport e Salute e l‘Associazione Socio-Educativa Ragazzi On the Road. L’accordo mira al rafforzamento delle relazioni inter-istituzionali e inter-organizzative fra istituzioni scolastiche, forze dell’ordine e il sistema dei servizi sociosanitari territoriali. Con l’obiettivo di migliorare la qualità del sistema di intervento e di prevenzione in ambito scolastico, attraverso l’integrazione e il coordinamento fra le azioni dei diversi attori. Con il termine bullismo s’intende definire un comportamento aggressivo ripetitivo nei confronti di chi non è in grado di difendersi. Solitamente, i ruoli del bullismo sono ben definiti: da una parte c’è il bullo, colui che attua dei comportamenti violenti fisicamente e/o psicologicamente e dall’altra parte la vittima. E colui che invece subisce tali atteggiamenti. La sofferenza psicologica e l’esclusione sociale sono sperimentate di sovente da bambini che, senza sceglierlo, si ritrovano a vestire il ruolo della vittima. Subendo ripetute umiliazioni da coloro che invece ricoprono il ruolo di bullo.Bulli

Stop ai bulli

“Regione Lombardia – afferma l’assessore alla Famiglia Elena Lucchini – considera prioritaria la sua azione d’intervento per contrastare il disagio dei minori”. Il protocollo segna “un’alleanza tra Istituzioni e Comunità educante che ci consentirà di valorizzare al meglio un intervento economico declinato e coordinato sulla scorta delle esigenze e potenzialità delle singole realtà provinciali – ha concluso l’assessore – la nostra Regione ha stanziato complessivamente 2.698.000 euro, assegnati alle Ats in base al numero di minori presenti sul territorio. Risorse che per noi non rappresentano una spesa ma un investimento sociale, sui nostri giovani, sul nostro futuro“.