Betania, al via i lavori per la conservazione del Luogo Santo

Un nuovo corso per futuri tecnici restauratori in Palestina

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Nel cuore di Betania sono ripresi i lavori per la conservazione e la valorizzazione del Luogo Santo. “Siamo presenti a Betania da sette anni. E portiamo avanti progetti di restauro intorno alla tomba di Lazzaro. Svolgiamo attività con alcune associazioni femminili locali. E ora siamo impegnato nel nuovo, grande progetto incentrato sulla formazione di giovani per futuri tecnici restauratori- spiegano all’associazione Pro Terra Sancta-. Collaboriamo con la al-Quds University e l’Università di Palermo. Grazie a questa cooperazione stiamo tessendo il primo corso di laurea in restauro di tutto il Medio Oriente proprio a Betania”. Il piccolo villaggio palestinese si trova a pochi chilometri da Gerusalemme. E nel tempo è diventato un importante centro per i pellegrini. Al supporto della Custodia di Terra Santa e ad altre donazioni, si è aggiunto negli anni  rilevante contributo dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (AICS). E sono state realizzate diverse attività. Per proteggere i resti antichi che si trovavano in stato di degrado e abbandono.Betania

Progetto Betania

Carla Benelli è responsabile dei progetti culturali di Pro Terra Sancta. E racconta la genesi del progetto: “Siamo presenti a Betania dal 2016. Abbiamo cominciato a lavorare nel santuario della Custodia dei francescani, dove negli anni Cinquanta degli scavi archeologici avevano messo alla luce alcuni resti del convento benedettino di periodo crociato. Legato alle figure di Marta e Maria. E dunque alla figura di Lazzaro. Questo luogo era in uno stato di abbandono, però di proprietà della Custodia francescana“. Prosegue Carla Benelli: “Nel 2017 abbiamo cominciato i lavori proprio da lì. E negli anni ci siamo allargati al centro storico della cittadina di Betania, intorno alla tomba di Lazzaro. Coinvolgendo anche altre istituzioni, soprattutto l’università locale”. È qui, infatti, che si trova la sede principale della al-Quds University, di cui Osama Hamdan è docente. Il professor Hamdan è il direttore restauratore. Presidente del Mosaic Center. E ha sempre diretto i lavori degli scavi archeologici. E di numerose attività per la popolazione locale.  Conclude Carla Benelli: “La nostra missione è da sempre quella certamente di valorizzare il luogo rendendolo più bello per i visitatori. Ma soprattutto dare benefici alla comunità locale. In particolare alle donne e ai giovani“.