Bergoglio: “Le famiglie felici sono essenziali per la Chiesa”

Il cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, è intervenuto sulla III Assemblea Generale straordinaria del Sinodo dei Vescovi: “Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione” che si svolgerà in Vaticano da 5 al 19 ottobre.

Il Papa, sulle questioni controverse che riguardano la famiglia, “vuole aprire: c’è una porta che finora è stata chiusa e lui vuole che si apra” ha detto il cardinal Baldisseri. “Il Santo Padre ha parlato moltissime volte su questi temi e vuole che anche il popolo di Dio si esprima. E questa è una novità. Interpellare la gente comune non era mai avvenuto – ha proseguito – Forse localmente, a livello di diocesi, ma in senso globale è la prima volta”.

“Il Pontefice apre alla libertà – ha sottolineato ancora il segretario generale del Sinodo – Questi problemi sono importanti, e se si parla di ‘ospedale da campo’, che deve curare la gente ferita e che soffre, la Chiesa deve farlo. Non che prima non lo facesse – ha aggiunto – ma ora c’è un atteggiamento nuovo e lo si fa in modo nuovo. Bisogna quindi riflettere sui temi che riguardano la famiglia, e sotto il segno dell’amore”.

Bergoglio dal canto suo si è espresso in un tweet: “Le famiglie felici sono essenziali per la Chiesa e per la società”.

I Padri sinodali, ha spiegato il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, prenderanno parte ai briefing che saranno organizzati in Vaticano sull’evento. L’intervento dei padri, che saranno 191, è previsto nella seconda settimana. Nella prima verranno invece affrontati i temi in maniera generale. Sarà attivo anche un servizio di twitter per diffondere all’esterno i briefing. 

Baldisseri ha spiegato, poi, che 13 coppie di sposi, tra le quali anche una coppia unitasi con matrimonio misto, prenderanno parte come uditori. Non ci saranno però divorziati risposati che comunque non hanno diritto di voto. “La Chiesa terrà conto di tutte le problematiche ma questo è un Sinodo per Vescovi. I laici partecipano ma non hanno diritto di voto”, ha rimarcato Baldisseri. Il segretario generale ha ricordato come il Sinodo non affronterà soltanto la questione della comunione ai divorziati risposati. “La famiglia è una stabile istituzione – ha ribadito – L’80% delle nozze lo sono. Naturalmente la famiglia negli anni ha avuto una evoluzione e ci sono fenomeni di cui la Chiesa deve tenere conto, ma il matrimonio è quello tra un uomo e una donna e va avanti per tutta la vita. I problemi ci sono, dobbiamo affrontarli ma senza perdere di vista quale sia la famiglia”. 

Alla fine il Sinodo voterà un documento finale che “sarà la base della seconda assemblea ordinaria che si svolgerà nel 2015. Le propositiones – ha spiegato ancora Baldisseri – erano distinte su vari temi. Poi occorreva una mente che mettesse insieme le cose: noi vogliamo invece avere 70 proposte, il Sinodo ne faccia una che includa le 70″. Il Papa “interverrà quando ritiene opportuno”.