224 nuovi missionari del Vangelo nelle parrocchie del Bangladesh

Il pease asiatico è a maggioranza musulmana: con 165 milioni di persone i cristiani, di tutte le confessioni rappresentano lo 0,3% della popolazione, tra i quali i cattolici sono circa 400 mila

Bangladesh

Il Bangladesh è un paese a maggioranza musulmana. Gli abitanti sono 165 milioni. I cristiani di tutte le confessioni rappresentano lo 0,3% della popolazione. I cattolici sono circa 400 mila. A testimoniare il Vangelo nella società sono i missionari. 224 adolescenti e ragazzi di Dhaka hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. E si sono detti pronti ad annunciare l’amore di Dio. In famiglia e nella società. La celebrazione si è tenuta a Dhaka. Nella parrocchia di Tejgaon. Una delle più grandi dell’intero Bangladesh, con oltre 12mila fedeli. L’arcivescovo di Dhaka è monsignor Bejoy N’D Cruze. E ha celebrato la solenne Eucarestia davanti a 1500 persone.
Tra i ragazzi della parrocchia di Tejgaon, Agnes Gomes.Bangladesh

Missione in Bangladesh

La ragazza 13enne cresimata a Dhaka ha descritto il suo mandato all’agenzia missionaria vaticana Fides. “Con il Sacramento della Cresima ho ricevuto da Dio il dono dello Spirito Santo. D’ora in poi annunzierò il Vangelo. Poiché sono una seguace di Gesù Cristo. E lo amo. Negli anni del catechismo, abbiamo compreso l’importanza della Confermazione. Abbiamo imparato a leggere e approfondire la Parola di Dio per la nostra vita. Abbiamo sperimentato la bellezza e la forza dello Spirito Santo che ci è stato donato“. Anche il 14enne Michael Rozario si dice “ispirato a predicare il messaggio di Dio”. E aggiunge: “Se Dio vorrà, desidero essere un sacerdote e donare la vita al Signore. Ricevendo il sacramento della Confermazione, sono diventato un vero amico di Gesù Cristo. Avverto nel mio cuore una forza immensa di amore. Che si espanderà nella mia famiglia. Nella scuola. Tra gli amici. Sono alla sequela di Gesù. E desidero dare testimonianza di Gesù Cristo con le mie parole. Con la mia vita. E con il mio comportamento. Sono un Suo messaggero“.