Droga flagello tra i giovani: cresce l’uso di cannabis

Il fumo gira tra i giovani. A questa convinzione diffusa, giunge conferma dai dati ufficiali riportati dalla Relazione annuale al Parlamento sullo stato delle tossicodipendenze in Italia. Ciò che emerge è che gli studenti italiani che assumono quotidianamente cannabis sono novantamila e quasi centocinquantamila ne fanno un uso problematico. Seimila ricoveri, trentatremila denunce, oltre 71mila chili di droghe sequestrati: questa la realtà fotografata.

Droghe sintetiche

Si diffondono anche le sostanze sintetiche. Oltre alla cannabis, gira molto la “spice”. L’11% degli studenti ha utilizzato almeno una volta questo cannabinoide sintetico, un terzo l’ha consumata al massimo due volte. Sono poi circa ottantaseimila gli studenti che hanno utilizzato almeno una volta nella vita Nps (comprendendo catinoni sintetici, ketamina e/o painkillers), pari al 3,5% di tutti gli studenti italiani 15-19enni.

Ricoveri per uso di cannabis

Aumentano anche i ricoveri in pronto soccorso per intossicazione acuta da cannabis, malgrado si continui a definirla “droga leggera”. L’andamento dei ricoveri globali è crescente (+4%), in particolare gli andamenti relativi ai minori mostrano un aumento considerevole (meno di 15 anni: +37,5%; 15-17anni: +65%; minori: +58%). I ricoveri ospedalieri dovuti all’uso di cannabis sono solo il 12% di quelli legati a droghe.

Un adulto su tre ha fumato erba

Non solo i giovani. La cannabis viene fumata da tanti adulti: si calcola che circa un terzo della popolazione ne abbia sperimentato gli effetti almeno una volta nella propria vita, mentre oltre un quarto degli studenti delle scuole superiori ne ha fatto uso nel 2016. Cresce inoltre la disponibilità di prodotti derivati dalla cannabis, con un’alta variabilità di principio attivo (thc).

Cresce la detenzione di cannabis

In aumento rispetto agli anni precedenti anche le segnalazioni per detenzione di cannabis per uso personale, che rappresentano l’80% del totale. Sempre più diffuse risultano marijuana e hashish, dice ancora la Relazione, e rappresentano la quota più ampia del mercato nazionale delle sostanze illecite.