Nel Mar Mediterraneo i salvataggi sono all’ordine del giorno, dai tempi del mito fino alla cronaca recente. Di solito si tratta di naufraghi che hanno visto la propria imbarcazione affondare. Ma c’è anche si deve essere salvato perché è stato semplicemente sfortunato.
Un turista di 27, Luigi Vazzana, di Reggio Calabria anni si è tuffato in mare con un materassino gonfiabile in uno stabilimento balneare a Scilla, nel reggino. Il giovane alla ricerca di un po’ di relax si è probabilmente addormentato sopra il gonfiabile e non si è reso conto che le correnti, molto forti in quella zona, lo spingevano sempre più a largo, nello Stretto di Messina che divide la Calabria e la Sicilia. Un suo amico e la famiglia hanno avvertito la Capitaneria di porto alle 19:45, allarmati perché il ragazzo non tornava a terra. Le ricerche sono partite sia in mare, con le motovedette, sia in aria in elicottero, anche se rese difficili dalla poca visibilità. Il ragazzo è stato individuato nove ore dopo, in piena notte ancora aggrappato al materassino stanco, impaurito e affamato. Era arrivato pressoché all’altro capo dello Stretto, a due miglia dalla Sicilia, davanti a Messina. Le operazioni di recupero sono state rese agevoli dal mare calmo. Riportato a Scilla, è stato affidato alle cure del 118 e poi è tornato a casa.
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