Von der Leyen a Pristina e Belgrado per le tensioni nel nord del Kosovo

Nel nord del Kosovo la situazione resta invariata, con le proteste dei serbi che proseguono per il decimo giorno, e i due valichi di frontiera di Jarinje e Brnjak ancora chiusi per i blocchi stradali attuati dai manifestanti

Europa

La situazione di alta tensione che permane nel nord del Kosovo è al centro dei colloqui che la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen, impegnata in un giro nei Balcani occidentali, ha in programma oggi a Pristina e Belgrado.

Martedì scorso Belgrado ha inviato mezzi blindati al confine in risposta a quelle che aveva definito le “provocazioni” di Pristina, ovvero il recente dispiegamento di forze speciali kosovare vicino alle due località di frontiera nel Nord della provincia, Jarinje e Brnjak. Il Nord del Kosovo ha una popolazione in maggioranza serba che rigetta l’autorità del governo di Pristina, spiega Agi. Lunedì, in seguito all’aumento delle tensioni con la Serbia, le forze Nato di stanza in Kosovo hanno annunciato lunedì di aver intensificato i pattugliamenti in Kosovo.

Il programma della Von del Leyen

Stamane von der Leyen ha incontrato a Pristina la presidente del Kosovo Vjosa Osmani, e vedrà successivamente il premier Albin Kurti. A più riprese, nelle precedenti tappe di Tirana e Skopje, la presidente della commissione ha espresso profonda preoccupazione per le tensioni interetniche nel nord del Kosovo, dove prosegue la protesta della popolazione serba locale contro l’imposizione dell’obbligo del cambio di targa per i veicoli in entrata dalla Serbia, e la presenza di reparti armati della polizia speciale kosovara.

Von der Leyen ha per questo lanciato appelli al ritorno al più presto al dialogo e al tavolo negoziale. Un incontro tra i capi delegazione di Belgrado e Pristina è in programma oggi a Bruxelles, con la mediazione dei rappresentanti Ue. Nel pomeriggio, dopo una tappa in Montenegro, von der Leyen sarà a Belgrado dove incontrerà il presidente serbo Aleksandar Vucic.

La presidente della commissione concluderà la sua missione nella regione domani in Bosnia-Erzegovina.

Serbia: il premier Vucic stressato dalla crisi in Kosovo

Le nuove tensioni nel nord del Kosovo e la girandola di visite, interviste, incontri e colloqui hanno stressato notevolmente il presidente serbo Aleksandar Vucic, che accusa in questi giorni un indebolimento del suo stato di salute. Ad affermarlo è stata oggi la premier Ana Brnabic, che ha motivato in tal modo il rinvio da parte di Vucic di due incontri con gli ambasciatori cinese e russo, previsti ieri ma che hanno avuto luogo stamane.

Vucic, ha detto la premier, è interessato da uno stato influenzale, con il sistema immunitario indebolito a causa di lavoro eccessivo, tensioni e stress. “La notte scorsa abbiamo parlato fino a tardi. Lui purtroppo non si ferma un attimo, io vorrei che si riposasse un po’ di più. E’ sotto enorme pressione per tutto quello che accade in Kosovo. Penso che da varie notti non dorma, e si è preso l’influenza. Il suo sistema immunitario si è indebolito naturalmente per tutte queste fatiche e tensioni”, ha detto la premier alla tv privata Happy, riportata da Ansa.

Vucic tuttavia, ha aggiunto, ha confermato l’incontro questo pomeriggio a Belgrado con la presidente della commissione Ue Ursula von der Leyen, con la quale assisterà domani alla firma di accordi per progetti infrastrutturali nella regione, realizzati con il sostegno della Ue.

Nel nord del Kosovo intanto la situazione resta invariata, con le proteste dei serbi che proseguono per il decimo giorno, e i due valichi di frontiera di Jarinje e Brnjak ancora chiusi per i blocchi stradali attuati dai manifestanti.