Ucraina: la Russia ha conquistato 500 chilometri quadrati in 5 mesi

Dallo scorso ottobre, la Russia ha conquistato oltre 500 km/q di territorio Ucraino. Intanto, proseguono i bombardamenti delle centrali energetiche: a rischio anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia, afferma Aiea

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Foto di Nico Smit su Unsplash

Secondo Isw, in pochi mesi la Russia ha conquistato 500 chilometri quadrati di territorio ucraino e le cose andranno peggiorando se all’Ucraina non arriveranno ulteriori armamenti. Intanto, proseguono gli scontri. Le forze russe hanno colpito diverse infrastrutture energetiche dell’Ucraina: le centrali termiche e idroelettriche nelle regioni centrali e occidentali sono state danneggiate. Per Grossi, direttore dell’Aie, “il conflitto continua a mettere in pericolo la sicurezza nucleare in Ucraina”.

Isw: Mosca ha conquistato 500 chilometri quadrati in 5 mesi,

Secondo le stime del think tank statunitense Isw (The institute for the study of war) le forze russe hanno conquistato 505 chilometri quadrati di territorio ucraino da quando hanno lanciato le operazioni offensive nell’ottobre 2023. E hanno guadagnato quasi 100 chilometri quadrati in più tra il primo gennaio e il 28 marzo 2024 rispetto agli ultimi tre mesi del 2023. “Le opportunità di sfruttare le vulnerabilità ucraine si amplieranno con il persistere della carenza di armamenti...”, scrive l’Isw sul suo sito, “l’arrivo di assistenza occidentale sufficiente e regolare ridurrebbe queste opportunità per le forze russe”.

Ucraina: attacchi russi nella notte a infrastrutture energetiche

Le forze russe hanno colpito stanotte con droni e missili diverse infrastrutture energetiche dell’Ucraina, afferma la compagnia elettrica nazionale ucraina Ukrenergo. “Le centrali termiche e idroelettriche nelle regioni centrali e occidentali sono state danneggiate”, si legge in un post su Telegram. Sono state introdotte interruzioni di energia elettrica di emergenza nella regione di Dnipropetrovsk e orari di spegnimento in quella di Kharkiv. Esplosioni sono state udite anche a Dnipro e nell’oblast di Khmelnytskyi.

Ucraina, Aiea: spari ed esplosioni vicino centrale Zaporizhzhia

Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Grossi, afferma che “il conflitto continua a mettere in pericolo la sicurezza nucleare in Ucraina”. Grossi rileva segnala in particolare i rischi dovuti a “attività militari in corso nei pressi della centrale nucleare di Zaporizhzhia, allarmi di raid aerei e bombardamenti che mettono fuori uso l’energia elettrica in diversi siti”. “Da più di due anni ormai la sicurezza nucleare in Ucraina è in costante pericolo”, sottolinea Grossi in un comunicato pubblicato ieri sera sul sito web dell’Aiea.

“Restiamo determinati a fare tutto il possibile per contribuire a ridurre al minimo il rischio di un incidente nucleare che potrebbe danneggiare le persone e l’ambiente non solo in Ucraina”. Alla centrale di Zaporizhzhia “gli esperti dell’Aiea di stanza sul posto hanno continuato a sentire esplosioni ogni giorno nell’ultima settimana, a diverse distanze dall’impianto”, riporta Grossi aggiungendo che “diverse volte i suoni sembravano provenire da vicino al sito, presumibilmente dal fuoco di artiglieria in uscita, e nelle vicinanze si è sentito il fuoco di armi leggere”.

Fonte: Ansa