La guerra in Ucraina giunge al 250esimo giorno. Almeno cinque esplosioni sono state udite dai giornalisti dell’Afp nella capitale ucraina tra le 8.00 e le 8.20 ora locale (le 7:00 e le 7:20 in Italia). Le esplosioni giungono tre giorni dopo l’attacco alla flotta russa in Crimea, che Mosca ha attribuito all’Ucraina con l’aiuto di Londra.
Dopo l’attacco in Crimea, la Russia ha deciso di sospendere “a tempo indeterminato” la sua partecipazione all’intesa sull’export di grano, inclusa l’ispezione ad Istanbul delle navi cariche di cereali dall’Ucraina. Lo rene noto il centro di Istanbul per il coordinamento (Jcc).
Il ministero delle Infrastrutture ucraino ha affermato che dopo lo stop della Russia è bloccata la partenza di 218 navi cariche di grano e pronte a partire.
Per la Russia “sarà possibile parlare della possibilità di un ritorno all’accordo sul grano dopo un’indagine approfondita su quanto accaduto a Sebastopoli”. Lo ha detto il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko.
Lo scorso 29 ottobre, quattro navi da guerra della flotta del Mar Nero della Federazione Russa, tra cui una fregata e una nave d’assalto anfibia, nella baia di Sebastopoli sono state attaccate. L’esplosione a una delle quattro navi russe è stata ripresa in video e pubblicata da Unian. L’attacco ha interessato anche le navi che si occupano di garantire la sicurezza del corridoio del grano e per questo Mosca ha sospeso l’accordo.
“I droni che hanno attaccato la Crimea hanno utilizzato il corridoio per il trasporto dei cereali”. Così Mosca spiegava la sua versione dell’attacco alla flotta russa nella baia di Sebastopoli, in Crimea.
“Specialisti del ministero della Difesa russo, insieme a rappresentanti di altre agenzie statali, hanno esaminato i moduli di navigazione dei droni marini di fabbricazione canadese. Sulla base dei dati recuperati dalla memoria del ricevitore di navigazione, è stato stabilito che i veicoli marini senza pilota sono stati lanciati dalla costa vicino a Odessa”. La Difesa russa ha infine spiegato che l’analisi della tipologia dei droni subacquei lanciati sulla Crimea è stata possibile grazie al ritrovamento di alcuni pezzi riemersi dalla superficie.
Le Nazioni Unite, la Turchia e l’Ucraina hanno concordato un piano di movimento per lunedì per 14 navi che si trovano in acque turche. Lo rende noto la missione Onu a Istanbul. Il Centro di coordinamento congiunto con sede nella capitale turca ha dichiarato che le tre delegazioni hanno anche concordato le ispezioni di 40 imbarcazioni in uscita, dopo il ritiro della Russia dall’intesa sul grano.
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