Si aggrava il bilancio delle vittime dell’esplosione di una miniera di carbone nel nord ovest della Turchia, sul mar Nero.
La deflagrazione è avvenuta alle 18.15 ora locale e ha investito la città costiera di Amasra e ha squarciato il sito, intrappolando sotto terra decine di operai, secondo quanto ha riferito il governatore locale.
Cinquanta persone sono rimaste intrappolate dopo l’esplosione, 44 a 300 metri sotto terra e cinque a 350 metri. Il numeri dei morti è salito, col passare delle ore, a 22.
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