Terrorismo: a cinque anni dalla strage del Bataclan la Francia commemora le vittime

Pioggia di omaggi per le 130 persone uccise durante gli attentati del 2015

Bataclan

Uniti contro l’orrore. La Francia commemora oggi il quinto anniversario degli attentati del 13 novembre 2015 che causarono 130 morti tra lo Stade de France, i locali del centro di Parigi e il Bataclan. “Fluctuat nec mergitur”, “É sbattuta dalle onde ma non affonda”, ha scritto il premier Jean Castex, riprendendo in un tweet lo storico motto latino di Parigi, che in questi ultimi anni è stato spesse volte usato in risposta al terrore. Nel mare di tweet pubblicati da questa mattina in omaggio alle vittime, anche quello della sindaca, Anne Hidalgo: “13 novembre 2015-13 novembre 2020. Oggi, cinque anni dopo, Parigi ricorda”.

Parigi si illumina per ricordare le vittime del Bataclan

La prima cittadina ha inoltre annunciato che alle 20 di questa sera la Tour Eiffel si spegnerà per poi scintillare a tutte le ore in ricordo delle persone uccise. Sulla Dama di Ferro verrà inoltre apposto un messaggio in omaggio a tutte le vittime del terrorismo, che è recentemente tornato a colpire l’Europa, con gli attacchi in Francia e a Vienna.

Il messaggio di Enrico Letta

In un tweet pubblicato in francese, l’ex premier e Dean alla scuola parigina di Sciences ricorda un “evento che ha ucciso degli innocenti e cambiato le nostre vite. La follia del terrorismo islamista attacca tutti noi, ieri e purtroppo ancora oggi. Dobbiamo giurare che non vincerà. Ieri come oggi, bisogna reagire in modo ancora piu’ unito”.

Il ricordo di Valeria Solesin

“Una sera di 5 anni fa, a Parigi nel teatro Bataclan. Quella terribile sera la musica si interrompe e irrompono gli spari. I terroristi uccidono 130 ragazzi e ne feriscono 400. Una notte che sconvolse il mondo”. Lo scrive sulla sua pagina Facebook il Presidente di Italia Viva, Ettore Rosato. “Tra chi non c’è più un pensiero va alla nostra connazionale Valeria Solesin. Dario, il fratello, ci ricorda oggi tra le righe di un’intervista di non rinunciare ai nostri sogni per la paura. E ha proprio ragione”.