Scuola, sindacati: il 26 settembre manifestazione “Priorità alla scuola”

"Noi oggi presentiamo una mozione di sfiducia in Parlamento al ministro Azzolina", ha annunciato Matteo Salvini

La scuola rischia un nuovo stop. I sindacati della scuola hanno infatti deciso che scenderanno in piazza il 26 settembre per la manifestazione “Priorità alla scuola”. Lo hanno detto oggi tutte le sigle sindacali presenti in conferenza stampa a “Scuola quale ripartenza?“, l’incontro indetto da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda.

Cisl: “Manifestazione”

“La iniziativa del 26 è solo una manifestazione non uno sciopero, chi parla di sciopero sbaglia”, ha chiarito Maddalena Gissi, segretaria della Cisl Scuola.

“La scuola non è un’isola”, ha detto in conferenza stampa Gissi. “In essa vi sono tutte le componenti utili per garantire il futuro: i giovani, la speranza, l’eccellenza, il talento, l’integrazione, la diversità. Si vada oltre l’isola e la solitudine, il sindacato può solo dare un buon contributo. Intorno alla scuola non girano gli squali”.

Sì al dialogo

“Quando in marzo abbiamo iniziato a discutere delle azioni urgenti che sarebbero servite per la ripartenza – ha aggiunto la segretaria della Cisl Scuola – qualcuno ha pensato che non fosse necessario ascoltarci. Da allora è iniziata la deriva della chiusura ma è arrivato il momento del dialogo: vanno messe da parte le ritrosie anche in vista del Recovery Fund”.

“Mi auguro non vi siano cattedre vuote fino a Natale ma il problema saranno i contenziosi per gli avvicendamenti. Le graduatorie sono state ripubblicate quasi completamente, non c’è stata volontà di accettare i reclami e quindi ci saranno reclami individuali e saranno poi riviste le riassegnazioni delle cattedre: questo danno lo subiranno gli studenti”, ha proseguito Gissi.

La dirigente sindacale ha inoltre puntualizzato che la call veloce “ha prodotto solo 400 450 nomine in ruolo: non quello che doveva, magari l’anno prossimo, avendo tempi più lunghi potrà andare meglio”.

Docenti di ruolo

Tra i numeri forniti in conferenza stampa, ci sono stati anche quelli dei Dsga. Nello specifico, spiegano i sidacati, sono state effettuate finora 30.000 immissioni in ruolo di docenti su un contingente di 85 mila (il 35,3 %). Per il sostegno, su oltre 21.000 posti, sono stati assunti meno di 2.000 docenti. Le assunzioni autorizzate per gli Ata sono 11.323 su circa 25.000 posti vacanti.

In dettaglio, ecco i numeri forniti dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda durante la conferenza stampa:

84.808 posti di docenti da assumere in ruolo (assunti meno di 30.000)
14.142 posti di docenti per l’adeguamento dell’organico di fatto
circa 80.000 posti di docenti di sostegno in deroga
Circa 60.000 docenti organico covid
circa 210.000 posti da coprire con supplenze

E’ il dato peggiore del 2019/20, quando a fronte di un contingente pari a 53.627 posti sono state effettuate 21.236 assunzioni (il 39,6%).

Azzolina

Ieri la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, aveva assicurato che il ministero aveva “nominato già 70 mila supplenti” e che entro il 24 settembre “avremo tutti i docenti in cattedra”. “Noi abbiamo deciso di investire sulla qualità della scuola, dando in mano il futuro degli studenti agli insegnanti. Entro ottobre si faranno i concorsi”, aveva aggiunto durante “Cartabianca” su RaiTre.

Salvini

“Noi oggi presentiamo una mozione di sfiducia in Parlamento al ministro Azzolina”. Lo ha annunciato in collegamento con Aria Pulita su 7 Gold il leader della Lega Matteo Salvini. “E’ vero che ogni anno la scuola è ripartita sempre a singhiozzo, con supplenze e vuoti. Ma quest’anno è particolare, c’erano sei mesi per potere lavorarci, perché la scuola ha chiuso i primi di marzo. Io mi domando cosa hanno fatto per sei mesi al ministero, di che cosa si sono occupati?”, ha detto Salvini.

Azzolina, ha aggiunto Salvini riportato da Ansa, “è riuscita a litigare con insegnanti, presidi, studenti, coi sindaci, con le famiglie. È arrivata a me la richiesta da papà, ma anche a migliaia di genitori: portate la mascherine da casa, i gel, i guanti…ma come non aveva promesso che c’erano mascherine per tutti? Detto questo, noi non lavoriamo per recriminare ma per risolvere i problemi, la proposta continua ad essere stabilizzare i precari che sono in classe da anni invece di fare concorsoni nuovi”.