Riforme, Meloni: “Confronto con le parti importante per la nostra democrazia”

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avvia il confronto con le opposizioni sulle riforme istituzionali

La premier Giorgia Meloni. Foto: palazzo Chigi

Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, avvia il confronto con le opposizioni sulle riforme istituzionali. L’appuntamento con i rappresentanti delle forze politiche è fissato per martedì 9 maggio alla Camera dei deputati, nella Biblioteca del Presidente.

Il programma di oggi

Agli incontri di oggi partecipano – oltre alla Premier – anche i Vice Presidenti del Consiglio, Matteo Salvini e Antonio Tajani, il ministro per le Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, Maria Elisabetta Alberti Casellati; il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, i sottosegretari alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari, e il costituzionalista Francesco Saverio Marini.

Di seguito il programma degli incontri:

ore 12:30-14:00 Gruppo Movimento 5 Stelle;
ore 14:00-14:45 Gruppo per le Autonomie e Componente Minoranze Linguistiche;
ore 15:15-16:15 Gruppo Azione – Italia Viva – Renew Europe
ore 16:15-16:45 Componente +Europa;
ore 17:30-18:30 Gruppo Alleanza Verdi e Sinistra;
ore 18:30-19:45 Gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista.

Riforme, Meloni: “Confronto con le parti importante per la nostra democrazia”

“Oggi una giornata di confronto con le opposizioni alla Camera dei deputati, nella Biblioteca del Presidente. Il Governo dialogherà con i rappresentanti dei partiti sulle riforme istituzionali necessarie all’Italia. Intendiamo ascoltare attentamente ogni proposta o critica, nel corso di quello che consideriamo un confronto importante per la nostra democrazia e per approvare misure improrogabili per il bene dei cittadini e della Nazione”. Lo scrive sui social la premier Giorgia Meloni.

Riforme, Casellati: “Ricetta condivisa anche con opposizioni”

Si dice “fiduciosa” Maria Elisabetta Casellati, ministra delle Riforme istituzionali e la semplificazione normativa, in un’ intervista al Corriere della Sera, in merito ai colloqui, al via da oggi, tra la premier Giorgia Meloni e le opposizioni, sulla riforma costituzionale, definendo “prematuro” annunciare che il governo farà da sé se le opposizioni non collaboreranno.

“Cosa mi rende fiduciosa? Il fatto che i tempi sono ormai maturi – sottolinea -, la riforma costituzionale non può essere una priorità solo del centrodestra, ma una scelta obbligata di tutti perché il nostro paese ha avuto 75 anni storia repubblicana, 68 governi, con una durata media di 14 mesi. Serve dunque più stabilità per rendere l’Italia più credibile e più competitiva nell’economia mondiale”. “Non si può programmare il futuro se cambiano, con una rapida successione di governi, continuamente le regole – aggiunge – e poi serve restituire ai cittadini la sovranità popolare della scelta del presidente della Repubblica o del presidente il Consiglio”.

Premierato o semipresidenzialismo? “Il tema non è semplice. È la grande sfida del nostro paese”, spiega Casellati precisando che sia “giusto trovare il ‘punto di caduta’, la sintesi in grado di portare alla massima condivisione possibile. Una proposta aperta per raccogliere tutti i contributi utili, ma nell’ambito di un perimetro delimitato. Da un lato l’elezione diretta del presidente della Repubblica o del Consiglio e dall’altro la garanzia di stabilità. Un ‘modello italiano’ che non deve necessariamente coincidere con modelli sperimentati in altri paesi”, spiega la ministra sottolineando che l’obiettivo resta mettere in cantiere la riforma prima dell’estate, dopo aver sentito anche i costituzionalisti”.

Fonte: Ansa