Quirinale: in corso il voto

Si terrà senza intese tra i partiti il primo scrutinio per l'elezione del presidente della Repubblica, scrutinio e spoglio dureranno sei ore

Al via nell’aula di Montecitorio la prima votazione del Parlamento seduta comune integrato dai delegati regionali per eleggere il presidente della Repubblica. Al banco della presidenza ci sono i presidenti di Camera e Senato Roberto Fico e Elisabetta Alberti Casellati. Il quorum richiesto è di due terzi dei componenti del Collegio. Prima dell’inizio della chiama Fico ha spiegato le modalità di voto. Il primo ad essere chiamato a votare è stato Umberto Bossi. La durata dello scrutinio per l’elezione del presidente della Repubblica e dello spoglio sarà di circa sei ore. Sono previste tre cabine nell’emiciclo. Entreranno 50 votanti per volta, mentre saranno 200 i parlamentari ammessi in Aula durante le operazioni di spoglio. Lo ha deciso l’ufficio di presidenza di Montecitorio insieme al Consiglio di presidenza del Senato.

Seggio ‘drive in’

È arrivato a bordo di un’ambulanza il primo dei dei circa quindici elettori positivi o in quarantena che hanno chiesto di votare per l’elezione del presidente della Repubblica al seggio speciale drive in allestito nel parcheggio di Montecitorio. Dopo aver atteso qualche minuto a bordo dell’ambulanza su cui è stato accompagnato, il primo dei grandi elettori che votano per il presidente della Repubblica nel seggio speciale, è entrato camminando lungo il percorso pedonale nella tensostruttura allestita davanti a Montecitorio tenendo in mano lo smartphone, come se si stesse facendo un video. L’operazione di voto è durata un paio di minuti, al termine dei quali il parlamentare è tornato sull’ambulanza che ha subito lasciato via della Missione. Poco dopo un altro grande elettore è entrato nel seggio a bordo di un’auto, sulla quale ha compilato la sua scheda.

Fico leggerà solo il cognome se inequivocabile

Il presidente della Camera durante lo spoglio delle schede per l’elezione del Capo dello Stato leggerà solo il cognome del votato ove la scheda rechi solo tale indicazione o quando, pur riportando altre notazioni, sia comunque univocamente individuabile il soggetto cui è attribuito il voto. Leggerà, invece, nome e cognome soltanto nel caso in cui entrambi siano riportati nella scheda e la lettura del solo cognome non consenta l’univoca attribuzione del voto. Lo ha annunciato Roberto Fico all’Ufficio di presidenza congiunto.

Con la morte di Fasano, i grandi elettori sono 1.008

Con la morte, avvenuta ieri sera, del deputato Forza Italia Enzo Fasano, scendono a 1.008 i grandi elettori che da oggi alle 15 eleggeranno il prossimo Presidente della Repubblica. Fasano, 70 anni, già insegnante di Lettere, era il coordinatore di Forza Italia di Salerno.

Scende anche a 672 il quorum dei due terzi richiesto nelle prime tre votazioni mentre dalla quarta servirà la maggioranza semplice. Per tornare al plenum di 1.009 va proclamato il primo dei non eletti, che partecipa subito al voto.

Il successore di Fasano sarà proclamato oggi

Per la prima volta nella storia l’Aula della Camera dei deputati sarà convocata durante la fase di elezione del presidente della Repubblica per la proclamazione di un deputato subentrante. Si apprende a Montecitorio. Il successore di Fasano nel seggio a Montecitorio verrà proclamato entro domani: dopo il passaggio in Giunta per le elezioni la proclamazione avverrà in una brevissima seduta ad hoc dell’Aula della Camera. A Fasano dovrebbe subentrare nel seggio a Montecitorio Maria Rosa (detta Rossella) Sessa, prima dei non eletti alla Camera dei Deputati nella lista di Forza Italia alle elezioni del 2018 e considerata vicina a Mara Carfagna.