Missili russi in Polonia, Duda: “Probabilmente un incidente sfortunato”

Due missili sono caduti su Przewodow, un paese polacco vicino alla frontiera ucraina uccidendo due persone

Duda e Zelensky (Foto: @AndrzejDuda)

Due dei missili russi lanciati ieri contro l’Ucraina sarebbero caduti su Przewodow, un paese polacco vicino alla frontiera ucraina uccidendo due persone. Anche i media Usa confermano la notizia che due missili russi sono caduti nel territorio della Polonia, paese membro della Nato.

Oggi, i leader del G7 e della Nato hanno diffuso un comunicato al termine della riunione d’urgenza convocata a margine del G20 in corso a Bali, dopo che i missili di fabbricazione russa, ma che potrebbero essere anche sistemi antiaerei provenienti dall’Ucraina, sono caduti in territorio polacco.

Duda: “Non ci sono prove che indicano un attacco a noi”

“Siamo in contatto diretto con i nostri alleati della Nato. Sottolineo: non abbiamo prove precise che ci permettano di concludere che si è trattato di un attacco alla Polonia”. Lo afferma il presidente polacco Andrzej Duda come riportato nell’account Twitter della presidenza polacca. Il missile è stato “probabilmente un incidente sfortunato”, ha aggiunto Duda. Il missile caduto in Polonia proveniva dall’Ucraina. Fonti Nato confermano che l’informazione è stata condivisa con gli alleati nel corso del consiglio atlantico a Bruxelles.

La Polonia – a quanto si apprende – non ha per ora invocato l’articolo 4 della Nato. L’articolo 4 del trattato di Washington prevede che “le Parti si consulteranno ogniqualvolta, a giudizio di una di esse, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica o la sicurezza di una delle Parti siano minacciate”. Non si sa al momento se intenderà farlo più avanti.

Dude: “Non vi sono al momento “prove inequivocabili sulla provenienza dei razzi”

La Polonia è in allerta, chiede di attivare l’art.4 dell’Alleanza (la consultazione tra Paesi
membri in caso di aggressione ad uno di essi) ma il premier polacco Morawiecki fa appello alla calma e anche la Francia invita alla cautela. Il presidente Duda afferma che non vi sono al momento “prove inequivocabili” sulla provenienza dei razzi e Biden giudica “improbabile” che vengano dalla Russia, pur condannando i massicci attacchi sferrati in Ucraina durante il G20.

Intanto Mosca nega ogni responsabilità e accusa Kiev di voler favorire una escalation del conflitto. Il segretario dell’Onu Guterres sollecita una “indagine approfondita”.

Biden: “Improbabile che il missile sia partito dalla Russia”

Secondo alcune indicazioni, il razzo che ha colpito un villaggio nella Polonia orientale era un missile antiaereo proveniente dall’Ucraina. Lo avrebbe detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ai leader del G7, secondo Dpa. Avrebbe anche precisato che si trattava di un missile del sistema S-300.

È “improbabile” che il missile che è caduto in Polonia sia partito dalla Russia. “Questo è dovuto all’analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull’accaduto. Con gli altri leader abbiamo deciso, all’unanimità, di procedere prima con l’indagine per capire esattamente e poi decideremo collettivamente come rispondere”, ha aggiunto dopo la riunione di emergenza con gli alleati (G7 e Nato) a margine del G20.

Erdogan: “Missile in Polonia possibile errore tecnico”

“Non dobbiamo insistere sul fatto che il missile caduto in Polonia sia stato lanciato dalla Russia, sarebbe una provocazione”. Lo ha detto il presidente turco Erdogan a Bali ricordando le parole di Biden e la dichiarazione G7-Nato, evidenziando la necessità di indagini e di Mosca, che dice di “non avere nulla a che fare con l’incidente”. “È possibile che si tratti di un errore tecnico”, ha detto Erdogan. “Dobbiamo portare il prima possibile Russia e Ucraina al tavolo dei negoziati, la pace può arrivare solo dal dialogo, ci stiamo impegnando per questo, appena torno sarò al telefono con Putin”, ha aggiunto.

G7-Nato: “Pieno sostegno a Polonia e Ucraina”

Condanniamo i barbari attacchi missilistici che la Russia ha perpetrato martedì su città e infrastrutture civili ucraine. Abbiamo discusso dell’esplosione avvenuta nella parte orientale della Polonia, vicino al confine con l’Ucraina. Offriamo il nostro pieno sostegno e assistenza alle indagini in corso in Polonia. Siamo d’accordo di rimanere in stretto contatto per determinare i passi successivi appropriati man mano che le indagini procedono”. Lo si legge in un comunicato congiunto dei leader del G7 e della Nato diffuso dall’Unione Europea.

“Ribadiamo – continuano i leader – il nostro fermo sostegno all’Ucraina e al popolo ucraino di fronte alla continua aggressione russa, nonché la nostra costante disponibilità a ritenere la Russia responsabile dei suoi sfacciati attacchi alle comunità ucraine, anche mentre il G20 si riunisce per affrontare le più ampie conseguenze della guerra. Esprimiamo tutti le nostre condoglianze alle famiglie delle vittime in Polonia e Ucraina”.

Fonte: Ansa