Milano, pubblicità di escort sul palazzo della Regione

Finirà in Consiglio regionale, sotto forma di interrogazione, la pubblicità apparsa qualche giorno fa su una delle facciate che ospita la sede della Regione Lombardia, a Milano, nella quale campeggiava il volto delle tre migliori escort del 2019 e addirittura la classifica finale, votata da ben 2,1 milioni di utenti. Una proiezione che riportava alcuni hashtag promozionali (tra i quali #lombardiaaltop, presente accanto a ogni foto), pubblicata su un profilo Twitter di un sito che, a quanto sembra, era in cerca di pubblicità. Le immagini, però, non sono sfuggite né ai cittadini che per caso si sono ritrovati a transitare in serata nei pressi del Grattacielo Pirelli, né soprattutto ai consiglieri regionali del Partito democratico, promotori della ventura interrogazione e i primi a riportare la notizia della pubblicità a luci rosse: “Sul Pirellone abbiamo visto le scritte pro Family day, non ci aspettavamo certo di vedere su Palazzo Lombardia la pubblicità delle escort – ha detto in tono ironico il consigliere Pietro Bussolati –. È vero che il presidente Fontana aveva detto in un’intervista alla Zanzara di Radio 24 di essere favorevole alla legalizzazione della prostituzione e di voler chiedere su questo tema autonomia da Roma, e forse questo è il primo atto concreto”.

Episodio sconveniente

La critica vera e propria dei dem arriva per voce dello stesso Bussolati: “Battute a parte, il fatto è davvero increscioso e vogliamo sapere se la proiezione era stata in qualche modo autorizzata e se qualcuno aveva il dovere di verificare il contenuto del materiale che sarebbe stato proiettato. Peggio ancora sarebbe se la Regione avesse ottenuto una contropartita economica. Mi auguro che non sia così, comunque depositeremo un'interrogazione “. Al momento non è chiaro come sia stato possibile che una reclame di tali contenuti sia potuta apparire non vista sulle pareti del Pirellone e, per ora, dalla Regione non sono state formulate spiegazioni ufficiali. Resta però il fatto che, come notato dai consiglieri dem, anche se (come estremamente probabile) senza autorizzazioni, la permanenza per lungo tempo della pubblicità, sulla facciata di un edificio peraltro dotato di numerosi sistemi di videosorveglianza, sia quantomeno un episodio sconveniente, ancor di più in quanto sede del Consiglio regionale lombardo. Pirellone che, già in passato, era stato illuminato occasionalmente per alcune campagne pubblicitarie (come ai tempi di Expo 2015). Ma mai di tale natura.