Lavoro: la premier Meloni convoca i sindacati domenica

Nel corso della riunione che si terrà a Palazzo Chigi ci sarà un confronto fra l’esecutivo e le parti sociali sul decreto in materia

Meloni
Giorgia Meloni. Foto: Palazzo Chigi

Il governo ha convocato i sindacati domenica alle ore 19 presso Palazzo Chigi, per un confronto in relazione al decreto lavoro e reddito di inclusione, nonché in merito alle misure relative al cuneo fiscale che si discuteranno il primo maggio all’interno del Consiglio dei ministri.

La convocazione

È stato convocato a Palazzo Chigi domenica pomeriggio, alle 19, – secondo quanto si apprende – un incontro che sarà presieduto dalla premier Giorgia Meloni con i sindacati sul decreto lavoro e reddito di inclusione e sulle misure relative al cuneo fiscale, che andranno in Consiglio dei ministri il primo maggio.

Le parole del ministro dell’Economia

Il governo “destinerà con un prossimo provvedimento di urgenza i margini di bilancio disponibili per finanziare, per l’anno in corso, un nuovo taglio dei contributi sociali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi e un innalzamento del limite dei fringe benefit per i lavoratori dipendenti con figli”, ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time alla Camera. Il governo, “anche nell’ambito dei lavori della delega fiscale, valuterà tutti gli interventi a sostegno delle famiglie, tenendo a riferimento il reddito disponibile delle stesse, consapevole dell’importanza di dare slancio alla natalità nel nostro Paese”. Lo ha detto il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti rispondendo in question time alla Camera. “Come si evince anche dal Programma nazionale delle riforme, la strategia complessiva del governo in tema di politiche per la natalità non intende limitarsi agli incentivi fiscali, ma punta anche a supportare le famiglie con un ampio ventaglio di strumenti”, ha aggiunto. “Ritengo che gli episodi di crisi registrati negli Usa e in Svizzera rappresentino degli eventi legati alle caratteristiche specifiche degli intermediari coinvolti, non sintomatici dello stato di salute del sistema bancario italiano”, ha affermato Giorgetti. “Il sistema bancario italiano e, più in generale, quello dell’Unione europea sono stati notevolmente rafforzati dopo la crisi finanziaria del 2008”, ha aggiunto.

Fonte: Ansa