Lamorgese: “Distanze da chi devasta le città. Violenza strumentalizzata”

Lamorgese: "Le forze di polizia stanno agendo con la massima fermezza contro i violenti, ma con la massima serenità nei confronti dei cittadini che protestano civilmente"

Il ministro dell'Interno Luciana Lamorgese

“Siamo in uno Stato democratico, il diritto di manifestare deve sempre essere garantito a tutti. Ma in questo momento difficile per il Covid-19, ci sono frange violente che cercano di infiltrarsi nelle piazze per strumentalizzare il legittimo dissenso”.

E’ quanto sostiene il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese in un’intervista al Messaggero, rivolgendo “un appello a tutti cittadini che stanno manifestando affinché prendano, nettamente e pubblicamente, le distanze da chi devasta le città e attacca con violenza le forze di polizia”.

Napoli

“È una situazione molto complessa, insieme alle normali e civili proteste di cittadini e lavoratori – osserva – abbiamo assistito a inqualificabili episodi di violenza. Abbiamo riscontrato la partecipazione a questi incidenti di estremisti di destra e sinistra, anarchici, ultras, italiani e stranieri, spesso molto giovani, con precedenti di polizia. In alcune occasioni, come è successo a Napoli, è stata accertata anche la presenza nelle piazze di gruppi violenti appartenenti alla criminalità organizzata; in un contesto così composito, dove ogni realtà territoriale ha le sue caratteristiche, mi pare davvero arduo poter individuare una strategia politica comune”.

“Le forze di polizia stanno agendo con la massima fermezza contro i violenti – rileva – allo stesso tempo si opera con la massima serenità e mediazione nei confronti dei cittadini che protestano civilmente”.

Trend in crescita

Poi, i dati che raccontano “nelle ultime quattro settimane di controlli” di “un trend in crescita: a ottobre, si è registrato il 20% in più dei controlli alle persone e il 39% in più delle verifiche negli esercizi commerciali. In particolare, dal primo al 26 ottobre, sono stati effettuati quasi un milione e 650mila controlli alle persone e 7.547 sono state sanzionate. Nello stesso periodo, sono stati quasi 219mila gli esercizi commerciali controllati, 1.056 i titolari sanzionati e 234 i provvedimenti di chiusura”.

Infine per quanto riguarda “i ristori alle categorie più colpite dalle chiusure e dai divieti il fattore tempo è fondamentale. Su questo fronte non sono ammessi ritardi“.