Israele: primo sì del parlamento alla “clausola di ragionevolezza”

La nuova misura mira a cancellare la possibilità per la magistratura di pronunciarsi sulla "ragionevolezza" delle decisioni del governo.

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Primo sì del parlamento israeliano alla “clausola di ragionevolezza”: la nuova misura mira a cancellare la possibilità per la magistratura di pronunciarsi sulla “ragionevolezza” delle decisioni del governo.

Israele: primo sì del parlamento alla “clausola di ragionevolezza”

Il parlamento israeliano ha adottato in prima lettura una misura chiave della controversa riforma del sistema giudiziario voluta dal governo, dopo un’interruzione della legislazione sotto la pressione di uno dei più grandi movimenti di protesta nella storia di Israele. La misura mira a cancellare la possibilità per la magistratura di pronunciarsi sulla “ragionevolezza” delle decisioni del governo. Secondo la coalizione del premier Benjamin Netanyahu, composta da partiti di destra, di estrema destra e religiosi, l’obiettivo è quello di garantire un migliore equilibrio dei poteri.

I suoi critici, tuttavia, la vedono come una minaccia alla democrazia israeliana e alle sue garanzie istituzionali. Il testo è stato adottato in prima lettura con 64 voti a favore, corrispondenti ai membri della coalizione di governo, durante una sessione turbolenta. I 56 deputati dell’opposizione hanno votato tutti contro. Durante i dibattiti, i guardiani sono stati costretti a trascinare i manifestanti fuori dall’edificio della Knesset, mentre diverse centinaia di altri oppositori della riforma manifestavano fuori.

In un video postato su Facebook durante i dibattiti, Netanyahu ha cercato di rassicurare il suo pubblico affermando che la legge “non è la fine della democrazia, ma che rafforzerà la democrazia”. “I diritti dei tribunali e dei cittadini israeliani non saranno in alcun modo violati (…) La Corte continuerà a monitorare la legalità delle decisioni e delle nomine del governo”, ha dichiarato.

Ma il leader dell’opposizione Yair Lapid, capo del partito centrista Yesh Atid, ha criticato il disegno di legge in un discorso ai parlamentari. “Avete promesso di aiutare i deboli e di proteggere la sicurezza di Israele (…) non state facendo altro che questa follia”, ha detto. L’opposizione ha promesso una giornata di azione nazionale domani contro il disegno di legge, che sarà sottoposto a seconda e terza lettura.

Fonte: Ansa