Esami di maturità e terza media, si profila la sola prova orale

Pronte le ordinanze sulle prove finali dei percorsi di studio della secondaria, annunciate le novità dal neoministro Bianchi

Esami maturità e terza media 2021

Il nuovo Governo Draghi si è appena insediato e già il ministro per l’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è messo al lavoro. Obiettivo – come dichiarato anche dal premier nel discorso per la fiducia al Senato – quello di riportare al più presto i ragazzi a scuola in totale sicurezza.

Cominciano allora a circolare le prime dichiarazioni del neo ministro su una delle questioni più urgenti: lo svolgimento degli esami di maturità (e di terza media)

Sarebbero infatti pronte le ordinanze sugli Esami di Stato del primo e del secondo ciclo di Istruzione, che lunedì saranno inviate al Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione per il parere previsto prima della loro emanazione. Le ordinanze definiscono gli Esami di giugno, tenendo conto dell’emergenza sanitaria e del suo impatto sulla vita scolastica e del Paese.

Sia per il primo che per il secondo ciclo, l’Esame si baserà su una prova orale che partirà con la discussione di un elaborato. Lo rende noto il Ministero dell’Istruzione.

L’esame di terza media

Tra le misure annunciate per l’Esame di terza media, è prevista una prova orale a partire dalla discussione di un elaborato su una tematica assegnata dai Consigli di classe, in base alle caratteristiche personali di ciascuna studentessa e di ciascuno studente. Data ultima per l’assegnazione della tematica sarà il 7 maggio. L’elaborato verrà trasmesso alla commissione entro il 7 giugno. I docenti seguiranno i singoli alunni, suggerendo la forma di elaborato più idonea e accompagnandoli durante la stesura.

L’elaborato potrà essere scritto, in forma multimediale, potrà essere una produzione artistica o tecnico-pratica e coinvolgere una o più discipline. La votazione finale resta in decimi. Si potrà ottenere la lode.

L’ammissione all’Esame sarà deliberata dal Consiglio di classe. La partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. Quanto al requisito della frequenza, previsto per i tre quarti dell’orario individuale, saranno, come previsto dalla normativa, i Collegi docenti a introdurre le eventuali deroghe, tenuto conto delle specifiche situazioni anche dovute all’emergenza pandemica.

Un plauso dal Veneto

L’assessore all’istruzione del Veneto, Elena Donazzan, commentando l’annuncio del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi sul nuovo esame di maturità afferma: “Ho molto apprezzato questa uscita del neoministro sull’esame di Stato. Si ridà dignità all’esame attraverso un colloquio orale dove l’emozione deve essere tenuta come elemento di valutazione, dove la capacità di espressione e l’espressività diventano elementi fondamentali in una società che giudica anche questo. Il colloquio – prosegue Donazzan – che lo scorso anno era stato molto penalizzato, torna ad essere l’affermazione di maturità del giovane. Il ministro Bianchi ridà dignità alla prova, dando così dignità alla scuola e all’intero percorso. Mi piace anche l’idea dell’elaborato perché, come affermato dallo stesso ministro Bianchi, i ragazzi devono tornare ad imparare a scrivere. Perché viviamo in una società che molto tralascia, salvo poi essere inflessibile nel giudizio, e la capacità formale di scrivere in un buon italiano deve tornare ad essere centrale”, conclude.