Bianchi: “Mai tanti soldi per la scuola, ora più asili nido”

Bianchi su come si spenderanno i 17,59 miliardi del Pnrr nella scuola. "Dopo gli 80enni, insegnanti abbiano la priorità per la terza dose"

Il ministro dell'Istruzione, Patrizio Bianchi

“Non ci sono mai stati tanti soldi per la scuola”, così il ministro all’Istruzione Patrizio Bianchi che, su Repubblica, interpellato su come si spenderanno i 17,59 miliardi nel Pnrr risponde: “Nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti”, “a novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi”.

Bianchi sintetizza il suo programma per il rilancio della scuola: “investire sugli ambienti scolastici, metterli in sicurezza e realizzare più laboratori” e “aule in grado di adattarsi a diverse esigenze, permettere ai ragazzi di tutto il Paese di avere le stesse opportunità per combattere la dispersione” nonché “aumentare gli asili nidi”.

Bianchi: “Fondi del Pnrr per nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti”

I fondi del Pnrr saranno spesi – specifica Bianchi – partendo dagli “spazi, nuove scuole e riqualificazione di quelle esistenti. Le faranno i Comuni e le Province con il supporto di Cassa depositi e prestiti e Agenzia per la coesione. Abbiamo l’occasione di superare il concetto di aule, corridoi lunghissimi e porte chiuse per puntare su laboratori, palestre e mense. A novembre partono i bandi per i primi 5 miliardi”. Tra 5 anni, assicura Bianchi, “ci saranno più asili nido, per permettere a tutti i bimbi di avere le stesse opportunità già prima della scuola primaria”.

“Rafforzeremo ruolo di orientamento delle scuole medie”

“Se faremo una riforma della scuola media? Va rafforzato il ruolo di orientamento verso le superiori dove la scelta degli Istituti tecnici e professionali andrà resa più qualificante anche con la riforma che stiamo approvando. Queste scuole saranno sempre più legate al territorio per inserirti subito nel mondo del lavoro”, risponde.

Alla domanda su cosa dirà alla Cop26 di Glasgow la settimana prossima, Bianchi replica: “Ce la possiamo fare a invertire la tendenza del cambiamento climatico. A trovare modalità di convivenza diverse, a ripristinare l’eguaglianza come parametro fondamentale della società. Ce la possiamo fare anche perché dobbiamo dimostrare a nostri figli che siamo in grado di farlo”.

Terza dose agli insegnanti

“Ho richiesto che dopo gli 80enni, cioè quelli più fragili, siano ancora una volta gli insegnanti ad avere la priorità assoluta per la terza dose” di vaccino. Lo ha detto il ministro Bianchi, annunciando quindi che il generale Figliuolo “mi ha garantito che dopo gli 80enni tutti gli insegnanti saranno assolutamente in priorità”. Nella scuola, ha detto, “siamo al 94,4% di prima dose e al 91,5% di seconda dose”.