L’appello della ministra Bellanova: “Cibo assicurato, nessuno generi allarme”

Bellanova è anche intervenuta alla Conferenza Regionale della FAO per l'Europa sulla sostenibilità dei sistemi agro-alimentari e le diete sane

La ministra Bellanova

“Sto ricevendo in questi giorni e anche in queste ore notizie di code e assembramenti nei negozi di alimentare per timore di un nuovo lockdown e di problemi negli approvvigionamenti di cibo. Voglio tranquillizzare tutti. La filiera agroalimentare è assolutamente in grado di garantire, come in tutti questi mesi, cibo sano e sicuro al Paese”. Così su Facebook la Ministra Teresa Bellanova.

“Invito tutti ad acquistare il necessario – afferma Bellanova – perché non si ingenerino code e assembramenti che rappresentano un rischio per lavoratori e consumatori, e perché non si sprechi cibo”.

FAO

Sempre oggi, Bellanova è intervenuta con un messaggio anche in merito alla 32° Sessione Conferenza Regionale della FAO per l’Europa sulla sostenibilità dei sistemi agro-alimentari e le diete sane ospitata, in forma virtuale, dal Governo dell’Uzbekistan e con la partecipazione, tra le altre, di Agnes Kalibata, inviata speciale per il Vertice 2021 delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari.

“Non ci sono sostenibilità né salute senza scelte consapevoli”, ha scritto Bellanova in un comunicato stampa. “I temi al centro della discussione odierna”, ha evidenziata, “sono cruciali per il Governo italiano e rappresentano priorità assolute del mio Ministero”.

“Al tempo stesso richiedono lo sforzo congiunto dei governi della nostra regione e di tutti gli attori della filiera agroalimentare”, ha proseguito la Ministra, “crediamo fermamente nella necessità di sviluppare sistemi sempre più resilienti che possano assicurare cibo sicuro, sano e di qualità. Ed è necessario che il confronto sulla sostenibilità della filiera alimentare contempli, insieme alle problematiche ambientali, anche la dimensione sociale, ovvero le condizioni di vita di chi produce cibo, come garanzia di qualità, attenzione al territorio e mezzo per soddisfare un diritto primario dei cittadini. Sono i principi che mi hanno guidata nel prevedere uno stanziamento importante, in Italia, per il Fondo Emergenze Alimentari, che vorrei diventasse sempre di più un riferimento in Europa, e che mi spingono a voler fare sempre di più per rendere efficace la lotta agli sprechi alimentari”.

Bellanova ha poi toccato il tema della sicurezza alimentare. Sotto il profilo, ha evidenziato, anche della tutela delle produzioni locali. “Dobbiamo informare sull’origine dei prodotti”, ha esortato la Ministra, “e riflettere su come accorciare le filiere, senza tentazioni protezionistiche. A questo si aggiunge la necessità di promuovere la diversificazione della produzione agricola, ben evidenziata dal documento predisposto dalla FAO. Sostenibilità, lotta gli sprechi, diversificazione e promozione delle produzioni locali, tutela del paesaggio e delle pratiche agricole tradizionali: tutti questi obiettivi irrinunciabili sono elementi fondanti delle diete tradizionali della nostra regione”.

“Per questo”, ha proseguito, “voglio rendere omaggio alla Dieta Mediterranea, di cui ricorre tra pochi giorni il decimo anniversario del riconoscimento quale patrimonio dell’Unesco. E’ molto più di un regime salutare, è un modo di intendere la vita e un compendio di sapori e saperi da mantenere vivi”.

Per concludere: “Auspico che la promozione di stili alimentari sani possa essere oggetto di sempre maggiore collaborazione tra i nostri Paesi, anche attraverso un approccio multidisciplinare che privilegi l’informazione corretta rivolta al consumatore per scelte consapevoli. E’ quanto intendiamo fare in Italia, anche con il nuovo schema di etichettatura fronte-pacco mirato a rendere comprensibili gli apporti nutrizionali degli alimenti in base al fabbisogno quotidiano di sostanze nutritive”.

Chiusura anticipata

La ministra è intervenuta ieri in merito alla richiesta delle Regioni di eventuali restrizioni per tutto il territorio nazionale indipendentemente dai differenti indici di rischio. “Non possiamo mettere in discussione quel che ieri sera era un dato acquisito. A indici di rischio differenti complessivamente intesi devono corrispondere misure diverse. Perché inciderebbe in modo restrittivo anche dove non serve. Ognuno assuma le sue responsabilità”, è stato il commento della Ministra nel corso della riunione.

Quanto all’ipotesi di chiusura del commercio al dettaglio alle 18, Bellanova si è detta fortemente contraria: “Chiudere i negozi alle 18 produrrebbe solo maggiore intasamento, e dunque maggiori rischi per i lavoratori e i clienti, esattamente quello che va scongiurato”.