La Bce ha alzato i tassi di interesse portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25% e quello sui prestiti marginali al 4,50%.
La Bce ha deciso di alzare i tassi d’interesse di un quarto di punto percentuale, portando il tasso sui rifinanziamenti principali al 4,25%, quello sui depositi al 3,75%, e quello sui prestiti marginali al 4,50%. Lo comunica l’Istituto centrale.
“L’inflazione continua a scendere ma ci aspettiamo che resti ancora troppo alta per troppo tempo”. Lo scrive la Bce nel comunicato al termine della riunione che ha alzato i tassi. “Le decisioni future del Consiglio direttivo assicureranno che i tassi siano a livello sufficientemente restrittivo per tutto il tempo necessario in modo da raggiungere il target di inflazione al 2%. Il Consiglio direttivo continuerà a seguire un approccio dipendente dai dati per determinare il livello appropriato dei tassi e la durata della restrizione monetaria”, prosegue la Bce.
“Gli sviluppi dall’ultima riunione supportano le aspettative che l’inflazione calerà ancora nel corso dell’anno, ma resterà sopra il target per un periodo esteso”, e in particolare “l’inflazione di fondo resta alta”. Lo scrive la Bce nel comunicato. I rialzi, spiega, continuano ad essere trasmessi con forza all’economia: le condizioni del credito si sono ulteriormente ristrette, e rallentano la domanda, “un fattore importante per riportare l’inflazione al target”. Le decisioni continueranno a basarsi sulle prospettive dell’inflazione, sulle dinamiche dell’inflazione di fondo e sulla forza della trasmissione della politica monetaria.
Le prospettive a breve termine dell’attività economica si sono deteriorate molto a causa della domanda più debole che pesa sulla manifattura, e anche gli investimenti mostrano segni di peggioramento. I servizi restano forti ma si sta perdendo slancio. L’economia resta debole a breve termine: lo ha detto la presidente della Bce, Christine Lagarde, al termine della riunione del Consiglio direttivo. Il mercato del lavoro resta robusto, con la disoccupazione ai minimi, ma alcuni indicatori mostrano che il trend può rallentare a causa del calo della manifattura, ha aggiunto.
“I fattori di rialzo dell’inflazione stanno cambiando. La pressione sui prezzi domestici, compreso il rialzo dei salari e i margini sui prodotti sta aumentando” mentre diminuisce quella ‘importata’, ha aggiunto Lagarde nella conferenza stampa al termine della riunione del board.
Fonte: Ansa
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