Arrestato a Barcellona il cugino indagato per l’omicidio di Saman

Un altro cugino e zio sono erano arrestati in Francia. Sono tutti ritenuti complici del delitto di Saman che si era ribellata a un matrimonio combinato

E’ stato arrestato in un appartamento del centro di Barcellona Nomanhulaq Nonamhulaq, cugino di Saman Abbas indagato per l’omicidio della 18enne pachistana scomparsa dal 30 aprile 2021 da Novellara (Reggio Emilia). Il giovane era latitante dallo scorso aprile ed era ricercato nell’ambito dell’indagine dei carabinieri e della Procura di Reggio Emilia. Il pachistano, 35 anni, è stato arrestato dalla polizia spagnola grazie a informazioni condivise dal nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia, scrive TgCom24.

Il corpo forse occultato nelle serre

Nomanhulaq era fuggito dalla provincia reggiana il 10 maggio scorso con Hasnain e Ijaz, lo zio e un altro cugino. Con loro c’era anche il fratello minorenne di Saman, che era stato bloccato al confine tra Italia e Francia e affidato a una comunità. Proprio le dichiarazioni del ragazzo, sentito poi anche in incidente probatorio, accusano gli altri familiari del delitto.

A carico di Nomanhulaq c’è inoltre il video del 29 aprile che lo ritrae con un altro cugino della ragazza e con lo zio, mentre uscivano dal casolare con attrezzi da lavoro, pala e piede di porco. L’ipotesi degli inquirenti è che stessero andando a scavare la tomba della giovane, materialmente assassinata dallo zio il giorno dopo, sempre secondo l’accusa.

I genitori di Saman ancora latitanti

Sia Ikram Ijaz, sia lo zio Danish Hasnain sono stati fermati in Francia nei mesi scorsi e nel frattempo estradati in Italia. Sono ritenuti complici del delitto di Saman che si era ribellata a un matrimonio combinato. Restano latitanti in Pakistan i genitori della 18enne. Il corpo di Saman non è mai stato trovato, nonostante settimane di ricerche intorno al casolare dove la famiglia viveva.