Nascosto dietro a una grande nube di ossido di carbonio e a 200 anni luce dal centro della Via Lattea, è stato scoperto un buco nero massiccio. La rivelazione è stata fatta da un gruppo di astronomi giapponesi grazie al telescopio Alma, posizionato sulle Ande che sovrastano il deserto di Atacama, in Cile.
Fino ad ora si era a conoscenza solo di un buco nero supermassiccio, conosciuto come Sagittarius A, grande come 2,5 milioni di Soli. Ora, i ricercatori della Keio University di Yokohama hanno pubblicato uno studio sulla rivista Nature che rivela la presenza di un secondo buco nero, considerato il fratello minore di Sagittarius A, in quanto pesa “solo” 100 mila Soli.
Ad oggi, questo buco nero non è stato ancora battezzato ed è stato nominato Co-040-222. Secondo il gruppo di ricercatori, guidato da Tomoharu Oka, sarebbe stato generato da una galassia nana, inclusa nella Via Lattea miliardi di anni fa durante la formazione della nostra galassia e dei pianeti. Molto probabilmente, il suo destino sarà quello di finire fagocitato da Sagittarius A che, mano a mano, lo attira verso di sé. I ricercatori hanno sottolineato che intendono proseguire lo studio di questa teoria, in primis per confermarne la veridicità e, in seguito, sfruttare la tecnica usata per scoprire altri buchi neri di massa intermedia.
Le sirene suonano al nord di Israele, al confine con il Libano. L'aviazione israeliana ha…
Una scossa di terremoto di magnitudo 3.9 con epicentro nella zona dei Campi Flegrei ha…
Beato Giacomo da Bitetto, Laico frate minore Zara (Croazia), 1400 ca. - Bitetto (Bari), 1496…
Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 14,7-14 https://www.youtube.com/watch?v=g6ULB9gOStk In quel tempo, disse Gesù ai suoi…
Perugia è pronta ad accogliere una nuova edizione di "Diversamente creativi". Martedì 30 aprile (dalle…
"I valori dello scoutismo sono più che mai attuali. Lo dicono i numeri e la…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni