“Io sciopero per il mio contratto”: è questo lo slogan che i lavoratori del Pubblico impiego della Cisl hanno scelto per la protesta prevista per domani. I dipendenti appartenti al sindacato di Annamaria Furlan, infatti, incroceranno le braccia per l’intera giornata.
Il segretario generale sarà alla manifestazione di Roma, a Piazza Montecitorio. Da martedì in poi si terranno tre manifestazioni nazionali: il 2 dicembre, per le regioni del Centro, alla stazione Leopolda a Firenze; mercoledì 3, per Sud e Isole, a Napoli; infine giovedì 4, per il Nord, a Milano. Si fermano dunque i lavoratori aderenti alla Cisl dei settori sanità, scuola, servizi pubblici locali, università e ricerca, e i lavoratori privati impiegati in posti pubblici: l’obiettivo è protestare contro il mancato del rinnovo del contratto, ormai bloccato da cinque anni, e la riforma avviata della Pubblica Amministrazione.
“Le mobilitazioni della Cisl – ha detto Annamaria Furlan – non saranno solo un momento di protesta civile, ma anche di proposte per cambiare il Jobs Act e la legge di Stabilità, per sollecitare un confronto costruttivo con il governo, le istituzioni locali e le altre parti sociali. Noi facciamo solo sindacato”.
Il riferimento è allo sciopero indetto da Cgil e Uil, contro il Jobs Act e la legge di Stabilità, previsto per il 12 dicembre: “Le iniziative di natura politica – ha concluso Furlan – tantomeno la fiammata di uno sciopero generale di una giornata, non sono oggi la strada giusta per affrontare la crisi del Paese”.
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