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Nasa: incendio a gravità zero nella navetta Cygnus

Come si propaga il fuoco in assenza di gravità è la domanda alla quale ha dato risposta l’ultimo esperimento della Nasa. A bordo del cargo spaziale Cygnus – che ha lasciato la Stazione Spaziale Internazionale (Iss) il 21 novembre scorso – l’Ente Nazionale per le attività Spaziali e Aeronautiche statunitense ha completato l‘esperimento Saffire (Spacecraft Fire Safety experiment), il secondo del genere organizzato per capire come si propaga il fuoco e come rispondono i materiali in assenza di gravità. Sono stati bruciati nove campioni di materiali tra i più comuni presenti all’interno della Stazione Spaziale, come i componenti di silicio e il plexiglass, usato per gli ‘oblò’ delle navette.

L’incendio – fanno sapere dalla Nasa sul sito web dell’Ente spaziale Usa – è perfettamente riuscito. Svolto in totale sicurezza – perché l’incendio è stato fatto all’interno di un contenitore sigillato – l’esperimento sarà seguito da altri test e permetterà di migliorare sia la conoscenza della fisica del fuoco in assenza di gravità sia di ridurre ulteriormente i possibili pericoli. I primi dati e i video, osserva Nasa sul suo sito, sono arrivati a Terra ma l’invio completo si concluderà solo nelle prossime ore.

Intanto, Cygnus – navetta cargo automatizzata per il rifornimento della stazione orbitale realizzata dall’azienda Orbital Atk e costruite in Italia dalla Thales Alenia Space (Thales – Leonardo Finmeccanica) – prosegue la sua corsa verso la Terra e il 27 novembre rientrerà nell’atmosfera bruciandosi completamente sopra il mare dell’oceano Pacifico. Poco prima di bruciare nell’atmosfera, Cygnus rilascerà anche uno ‘stormo’ di 4 piccoli satelliti, di appena 10 centimetri di lato, del progetto Lemur CubeSat per realizzare una costellazione di mini satelliti low-cost per monitorare dallo spazio le rotte delle navi.

Milena Castigli

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