Ogni singolo personaggio o dettaglio che anima e descrive la notte più bella dell’anno, quella in cui nasce Gesù, racconta la storia di tutti noi: quella simbolica di un'umanità senza tempo che va ad omaggiare Gesù Bambino e quella reale, che portiamo con noi anno dopo anno. Chi infatti non ha mai avuto il suo personaggio preferito? Chi non ha un ricordo personale che riguarda il presepe, il momento in cui si allestiva o il modo in cui si realizzava?

Ecco, noi di Interris.it cogliendo l'invito di papa Francesco a portare il presepe ovunque, in ogni luogo, cerchiamo, con questa rubrica che ci accompagnerà nel periodo natalizio, di “portare il presepe” innanzitutto nei cuori dei nostri lettori, risvegliando l’affetto per questa tradizione, con la speranza di vivere tutti insieme il Natale con un sincero spirito cristiano. 

Contagiamo chi ci sta accanto: convinci un amico a fare il presepe! E raccontaci il tuo personaggio preferito, scrivi a interrisquotidiano@gmail.com.

I Re Magi

Siamo tutti come i re magi cercatori di felicità, cioè cercatori di senso, di motivazioni forti e della Stella del Redentore per vivere in pienezza la vita su questa terra. Il papa emerito Benedetto XVI ricordava ai giovani nella GMG di Colonia: “I Magi provenienti dall'Oriente sono soltanto i primi di una lunga processione di uomini e donne che nella loro vita hanno costantemente cercato con lo sguardo la stella di Dio, che hanno cercato quel Dio che a noi, esseri umani, è vicino e ci indica la strada. È la grande schiera dei santi – noti o sconosciuti – mediante i quali il Signore, lungo la storia, ha aperto davanti a noi il Vangelo e ne ha sfogliato le pagine; questo, Egli sta facendo tuttora. Nelle loro vite, come in un grande libro illustrato, si svela la ricchezza del Vangelo. Essi sono la scia luminosa di Dio che Egli stesso lungo la storia ha tracciato e traccia ancora”.

Ecco cosa fare, come i re magi seguendo la cometa, lasciarono su questa terra un scia di luce, anche noi dobbiamo fare lo stesso. Mi ritorna nella mente questo mio scritto di tanti anni fatto nel periodo prima di Natale dentro un eremo sotto le stelle: Lascia nella tua vita una scia di Luce, come una cometa, che passa silenziosamente, illumina la gente e se ne va nascondendosi facendo apparire solo il Sole. L'esperienza dei re magi nel vedere la stella della Redenzione che guida la storia del cosmo e della loro vita, illumina il loro cuore d'immensità e di pace. Quante cose e persone luccicano, ma non illuminano la nostra anima? La via illuminativa ci conduce ad un cammino di conversione e di chiamata a stare nel nostro “posto” disegnato dal grande Artista divino proprio per noi.

Vedere una cometa su questi monti dove santi ed eremiti hanno “slanciato” la loro preghiera verso il Cielo, ci riempie di gioia profonda e di vera pace. Non cerchiamo, come ai tempi di Gesù, un segno nel cielo, perché “Dio è con noi” nel silenzio, nel creato, nella Parola, nel Pane di Vita e nel sacramento del fratello o della sorella oppure dell'ospite che la provvidenza divina ci mette accanto. Dio è con noi, per noi e in noi, quindi non dobbiamo temete nessuno smarrimento, abbandono, solitudine, oscurità. “Che bella la cometa!” esclama la meraviglia dei piccoli del Vangelo. Gli occhi di un bambino sono il “telescopio” ideale per registrare la grandezza dell'energia della Luce “nell'osservatorio astronomico” del nostro cuore.

La nostra vita è una cometa, passa veloce e che cosa lascia su questa terra? Il freddo, il ghiaccio, la polvere, la terra oppure la luce della preghiera, il calore umano, l'apertura al Cielo e l'accoglienza a tutte le persone che ci vengono incontro? Natale è la “festa della Luce”, per questo aggiungi un posto a tavolo per chi non ha Luce, per chi ha perso la speranza e il senso di vivere. Aggiungi un posto nel tuo cuore al Bambino che viene ad abitare dentro di te. Aggiungi Dio e diminuisci il tuo io. L'incenso servirà per lodare Dio, non per incensarti. L'oro servirà per aiutare i poveri, non per accumularlo nelle “banche” del proprio egoismo. La mirra servirà per partecipare alla Passione del Nostro Signore, non come unguento esclusivo e consolatorio solo per l'anima nostra. Come i re magi andiamo incontro allo Sposo che sta per venire.

E' questa la scoperta più bella della vita! Percepirsi figli del Padre è una rivelazione, scoprirsi fratelli di Gesù Cristo è una gioia per la nostra umanità, ma essere Sposi dello Spirito Santo è veramente bellissimo. Con lo Sposo sei libero, preghi, danzi, ascolti, parli, litighi, ami alla stessa lunghezza d'onda d'Amore. Gesù ha sposato la nostra fragilità umana, per donarci la Luce vera che illumina ogni uomo è questo il vero miracolo del Natale! I panettoni, gli spumanti, i regali non hanno valore se Cristo non diventa il nostro “Pane” quotidiano, se Gesù non diventa l'Amore non solo “effervescente e frizzante” di un momento,ma quello vero, reale ed eterno. Cristo Gesù nella culla e sopra la croce, Bambino, Crocifisso e Risorto ecco il Vero Regalo! Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande Luce. Vivi nella luce, guarda la luce e segui la luce e sarà la stessa luce ad invaderti per tutta l'eternità.

 

fra Emiliano Antenucci

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