GERMANIA, 3 GIORNI DI FESTA PER COMMEMORARE IL 25° DELLA RIUNIFICAZIONE

La Germania si appresta a festeggiare le “nozze d’argento” della riunificazione. Per tre giorni, da oggi a domenica, il popolo tedesco commemorerà il 3 ottobre di 25 anni fa, quando – nel 1990 – i territori dell’allora Repubblica Democratica Tedesca (comunemente chiamata “Germania Est” in italiano o DDR in tedesco) vennero incorporati alla cosiddetta “Germania Ovest” (in tedesco denominata ufficialmente Bundesrepublik Deutschland o BRD). Lo Stato, riunificatosi a distanza di 45 anni dalla divisione voluta in seguito alla sconfitta del Terzo Reich nel ’45 – ha mantenuto il nome che era della Germania Ovest ed è ancora oggi la Repubblica Federale Tedesca.

I passaggi fondamentali che portarono le potenze mondiali a pronunciare il fatidico “sì” alla Germani unita furono la caduta del muro di Berlino, avvenuta il 9 novembre dell’anno precedente, e l’entrata in vigore, il primo luglio 1990, del Trattato sull’unione monetaria, economica e sociale tra i due Stati che dettava le regole di conversione del tasso tra il marco dell’est e il marco dell’ovest. Dopo le prime elezioni libere nella Germania Est, tenutesi il 18 marzo 1990, i negoziati tra le due Germanie e le quattro potenze occupanti (Francia, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Unione Sovietica) produssero il cosiddetto Trattato “due più quattro”, che garantì la piena indipendenza a uno stato tedesco finalmente riunificato.

I festeggiamenti del venticinquennale saranno orfani dei principali protagonisti dell’epoca. L’età avanzata e le precarie condizioni di salute non permetteranno a Helmut Kohl, a Michail Gorbaciov e a George W. Bush (rispettivamente l’allora Cancelliere tedesco, l’ex presidente dell’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche e il 43esimo presidente degli Stati Uniti d’America) di essere presenti all’evento, come avvenuto in alcune delle edizioni passate.

Ma a rovinare ulteriormente l’atmosfera festaiola ci ha pensato un sondaggio realizzato da “Das Statistik-Portal” che solo ieri ha segnalato come ben il 37% dei cittadini della ex DDR tra i 35 e i 50 anni – che hanno quindi vissuto l’epoca del Muro e della divisione in due del Paese – rivorrebbe il socialismo reale e preferirebbe vivere nella Germania dell’Est che nella Germania unita di oggi. Un durissimo colpo per la Cancelliera Angela Merkel, figlia della zona orientale, che cavalca la retorica della vittoria della Germania dell’Ovest su quella dell’Est, del capitalismo occidentale sul socialismo sovietico. Oggi forse in molti – all’indomani dello scandalo Volkswagen – si chiederanno se quel paradiso tanto sognato al di qua del muro sia mai esistito.