Droga: sono un fallimento dichiarato le politiche repressive

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“Il fallimento delle politiche repressive è innegabile ad ogni livello” interviene Maria Stagnitta, presidente del forum Droghe. Il caso a cui si riferisce è l’esecuzione di 6 persone in Indonesia accusate di traffico di stupefacenti, ciò mostra come gli illeciti che riguardano le droghe in moltissimi paesi del mondo siano trattati con maggiore severità rispetto ad altri. Per portare un altro esempio, 5 mesi fa in Arabia Saudita sono state condannate alla pena capitale 4 persone per traffico di droghe leggere. Ma la lista degli Stati che prevedono la pena di morte per questo tipo di reati sono tantissimi, al primo posto l’Iran, paese in cui c’è un tasso di tossicodipendenza tra i più alti al mondo, evidenziando in maniera eclatante l’inutilità di pene così dure nell’affrontare un tema delicato come quello delle droghe.

“Ci sono paesi dove anche solo sospetto di essere tossicodipendenti o il possesso di piccole quantità di droga sono puniti con anni e mesi di carcere – continua il presidente del forum – o rieducazione in campi di lavoro, frustate o pesanti discriminazioni”. La questione così spinosa ha spinto l’Onu a convocare una sessione speciale sull’argomento siglata Ungass, che si terrà a New York nel 2016 e ogni paese potrà esprimere la propria posizione sul tema droghe. “Ci aspettiamo che l’Italia definisca la propria con un percorso partecipato di tutte le realtà che operano nel settore”, conclude Stagnitta.