Dal dramma al sogno: squadra di football ingaggia 15 rifugiati africani

Giunti in Italia inseguendo una nuova vita, affrontando il mare e l’incognita del viaggio, la storia di 15 rifugiati africani sta ora accarezzando i confini del sogno: una squadra di football americano di Modena, i Vipers, ha infatti selezionato i giovani migranti, alloggiati nel centro di accoglienza di Porto Mantovano, tesserandoli per disputare, assieme ai nuovi compagni, l’imminente campionato italiano di seconda divisione. Dal mare al semiprofessionismo nel football, a questo gruppo di ragazzi, provenienti da Paesi lontani come il Gambia, la Nigeria e il Ghana, sarà concessa l’opportunità di lottare sui campi da gioco, con l’obiettivo di una vita diversa colorata dai valori dello sport e dell’altruismo.

Non solo un progetto di solidarietà ma anche, e soprattutto, un modo per regalare a questi nuovi atleti la possibilità di convogliare (e condividere) forze e speranze nel raggiungimento di un obiettivo. La più bella delle favole quella raccontata dai loro occhi e dai loro muscoli in allenamento, fatta della sofferenza per il distacco dalla terra natia e dalla liberazione che può concedere lo svolgere il proprio sport preferito anche a piedi scalzi, sull’erba di un parco, ma con la consapevolezza di aver finalmente raggiunto la possibilità di giocarsi davvero un futuro. E, come nelle favole, il destino ha voluto che, al loro speciale match, assistesse il presidente della società mantovana dei Mustangs. Sarà proprio lui a intravedere il loro potenziale, a schierarli assieme per un incontro improvvisato rincorrendo un pallone qua e là un pallone ovale, ad avere l’idea di rendere quei ragazzi, sfuggiti al dramma della migrazione, parte di un gruppo vincente, segnalandoli al collega e amico alla guida della squadra modenese.

All’orizzonte si staglia ora un meraviglioso futuro. Il quale, però, adesso è nei quattro allenamenti settimanali, svolti tra il campo dei Vipers di Modena e quello dei Mustangs. Tra le due società esiste un gemellaggio profondo, sentito, grazie al quale hanno potuto condividere numerose iniziative solidali. Alle due sessioni lombarde sono gli stessi compagni di squadra ad accompagnarli, conferendo quell’impressione, così importante per un team sportivo, di far parte di un’unica grande famiglia. Una parola, questa, alquanto ricorrente nello spogliatoio di questa storica e generosa società.

 

Foto: Gazzetta di Modena