“Confiscati bene”, gli hackers contro le mafie

“Confiscati Bene” è un progetto partecipativo per favorire la trasparenza, il riuso e la valorizzazione dei beni confiscati alle mafie, attraverso la raccolta, l’analisi dei dati e il monitoraggio dei beni stessi. Alla sua costruzione e implementazione partecipano giornalisti, attivisti e tecnologi: ognuno mette a disposizione la propria specifica competenza per rispondere ad alcune domande sullo stato e sulla gestione dei beni confiscati in Italia alla criminalità organizzata: Quanti sono? Dove sono? Quanto valgono? Come vengono riutilizzati?

L’iniziativa è frutto di un esperimento fatto nel corso del raduno 2014 della community “Spaghetti Open Data”, dove un gruppo di cittadini ha estratto, pulito e ristrutturato i dati pubblicati dall’ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata) durante il secondo raduno nazionale #SOD14. L’obiettivo è un progetto più ampio, che integra un catalogo dati, un’area dedicata all’analisi e allo storytelling sui beni e una piattaforma interna. Questi strumenti sono resi disponibili pubblicamente e gratuitamente perché i suoi fondatori sono convinti che un quadro informativo di insieme sui beni confiscati nel Belpaese può favorire un dibattito e un coinvolgimento pubblico sul tema del riuso di questi beni, e anche per darne maggiore visibilità come importante strumento di lotta alla criminalità organizzata. Inoltre la piattaforma nasce come luogo di raccolta di proposte e suggerimenti da parte dei cittadini per una migliore gestione e valorizzazione dei beni confiscati.

La mappa interattiva (qui in basso) si basa sui dati ufficiali dell’ANBSC ed è sincronizzata con i dataset aggregati presenti su questo sito (comuni, province, regioni). I controlli in alto a sinistra permettono rispettivamente di zoomare, selezionare il livello territoriale di interesse, resettare la mappa, cercare un comune specifico per nome. L’intensità del colore è proporzionale al numero di beni confiscati presenti sul territorio, come descritto dalla legenda in basso a sinistra. Cliccando su un territorio si visualizzano i relativi dettagli nella info window in basso a destra (numero dei beni per tipologia, nel caso degli immobili sono esclusi quelli non confiscati in via autonoma), da cui è anche possibile condividere le informazioni sui principali social network e scaricare l’elenco completo dei beni presenti.

Tramite la piattaforma Monithon è possibile creare dei report di monitoraggio civico su centinaia di migliaia di progetti pubblici che sono pubblicati sul portale governativo OpenCoesione. I progetti riguardano tipologie e tematiche molto diverse: dalla costruzione di grandi infrastrutture di trasporto, energetiche o di ricerca, alle singole borse di studio e formazione erogate agli individui, dalle politiche ambientali, agli incentivi alle imprese. Monithon permette di raccogliere informazioni strutturate e dal basso su questi progetti, con l’obiettivo di verificarne lo stato di avanzamento e i risultati conseguiti, la coerenza con gli obiettivi prefissati, le criticità o le buone pratiche riscontrate. Moni-thon significa infatti maratona di monitoraggio, cioè una sorta di hackathon per non tecnici. All’interno del progetto Confiscati Bene, Monithon si propone come strumento a disposizione di tutti i cittadini per la raccolta strutturata dal basso di dati, informazioni e storie sui beni confiscati in tutta Italia. Questo permetterà un alto livello di dettaglio nella raccolta delle informazioni e consentirà di perfezionare e arricchire analisi aggregate o territoriali. Sarà inoltre uno strumento per raccontare storie, approfondire e condividere esperienze umane legate alla singola realtà di un bene, un territorio, un quartiere. Storie che i dati, da soli, non possono raccontare.