Siria, a Kobane arrivano i rinforzi anti-Isis

I miliziani dell’Isis continuano a mettere a ferro e fuoco Siria e Iraq. Ma questa notte, dopo oltre un mese di assedio della cittadina curda di Kobane, sono arrivati i “salvatori”: secondo alcune indiscrezioni pubblicate dai media più vicini alla minoranza curda, infatti, sarebbero stati accolti nella vicina cittadina di Mardin decine di peshmerga anti-isis e oltre 150 combattenti dell’Esercito Siriano Libero, che hanno oltrepassato la frontiera portando munizioni, armi e viveri ai combattenti curdi siriani e ai civili che da oltre 40 giorni lottano casa per casa contro l’autoproclamato Califfato.
L’Osservatorio siriano dei diritti umani afferma che a passare sarebbero state solo 50 unità, mentre l’agenzia Firat News, vicina al mondo curdo, parla di otto veicoli che hanno superato il confine. Il governo turco non ha ancora dato conferma.

E sono state proprio le autorità turche a pretendere che i guerriglieri curdi iracheni arrivassero a Kobane nel modo più discreto possibile: per questo la maggior parte di loro partirà da Erbil verso Sanliurfa, a circa 50 chilometri dal confine con la Siria, per esser poi trasportata a Mursitpinar, da dove entrerà in Siria.
Dopo giorni di dichiarazioni e smentite e duri attacchi da parte della comunità internazionale, sembra dunque che la Turchia abbia definitivamente deciso di prender parte attivamente alla guerra contro i miliziani jihadisti. La settimana scorsa circolava infatti la notizia che i peshmerga avrebbero solo reso disponibile le loro munizioni, senza entrare attivamente nello scontro.