TURCHIA, GUERRA AL PKK: IN UN MESE UCCISI QUASI 800 RIBELLI CURDI

A un mese dall’inizio delle operazioni di terra e dei raid aerei contro i ribelli del Pkk nel nord dell’Iraq, il bilancio delle vittime è impressionante: 771 i membri del Partito dei Lavoratori del Kurdistan uccisi e 750 quelli feriti, lo riferisce l’agenzia di stampa statale Anadolu, citando fonti dell’intelligence militare.

I combattenti curdi morti sulle montagne, dove si trovano molte delle roccaforti del Pkk, risultano essere 430, mentre circa 450 sarebbero stati feriti. Nell’ultima serie di bombardamenti, compiuti tra la notte di mercoledì e giovedì nell’area di Karacali, al confine turco-iracheno,  sono morti 18 ribelli.

I raid contro il Pkk hanno avuto inizio il 24 luglio scorso, subito dopo l’avvio delle operazioni dell’aviazione turca contro postazioni dell’Isis in Siria in seguito alla strage kamikaze jihadista a Suruc, in cui morirono 33 attivisti turchi diretti a Kobane. Da allora decine di raid sono stati compiuti oltreconfine dalla Turchia, la maggior parte dei quali contro il Pkk e solo tre ufficialmente contro l’Isis. Altri 260 membri del Pkk sono rimasti uccisi e circa 300 feriti nelle operazioni di terra compiute nel sud-est turco. I membri delle forze di sicurezza di Ankara rimasti uccisi in scontri o attentati del Pkk sono invece più di 50.