I sogni infranti di Luca Russo, travolto sulle Ramblas insieme alla fidanzata

E’ un giovane ingegnere di 25 anni, Luca Russo, la seconda vittima italiana nell’attentato sulle Ramblas di Barcellona. Originario di Marostica, era residente a Bassano del Grappa. Si era laureato lo scorso anno all’Università di Padova in ingegneria energetica e lavorava per un’azienda di Carmignano del Brenta, nel padovano.

In vacanza

Luca si trovava in vacanza nella città catalana insieme alla fidanzata Marta Scomazzon, anche lei di Bassano, rimasta ferita sulle Ramblas. La Farnesina ha confermato che è lei l’unica italiana ancora ricoverata: ha riportato alcune fratture ma non è in pericolo di vita. Subito dopo aver appreso la notizia, la sorella di Luca, Chiara Russo, ha postato su Facebook poche drammatiche parole: “Aiutatemi a riportarlo a casa. Vi prego“. Assieme all’appello sono stati pubblicati anche dei fermo immagine di alcuni dei video girati negli attimi successivi all’attacco con una freccia che indica, a terra, quello che potrebbe essere il corpo di Luca. Accanto a lui si vedono i soccorritori che aiutano una ragazza, che dovrebbe essere la fidanzata Marta.

Il dolore di Zaia

“E’ una tragedia nella tragedia, che si consuma all’interno di una guerra senza senso, portata avanti da belve sanguinare che vanno combattute senza pietà” ha commentato il presidente del Veneto, Luca Zaia, dopo aver appreso la notizia della morte di Luca Russo. “Il Veneto perde uno dei suoi figli e la memoria non può che ritornare all’attentato del Bataclan, in cui è stata barbaramente uccisa la nostra Valeria Solesin – ha aggiunto Zaia – La nostra comunità si stringe attorno alla famiglia e la Regione è a sua disposizione per tutto ciò che può essere necessario” ha detto ancora il presidente del Veneto, che proclamerà il lutto e farà mettere a mezz’aria tutte le bandiere.

Tra studio, lavoro e volontariato

Luca era un giovane spensierato, come emerge dal suo profilo Facebook, ma impegnatissimo a raggiungere i suoi obiettivi e attivo nel volontariato. Innamorato della sua Marta, tifoso di Cristiano Ronaldo, aveva scritto “Lavoro per far diventare realtà i miei sogni”. Si era laureato a dicembre e aveva ringraziato “tutte le persone che mi hanno accompagnato e sostenuto in questi anni” citando poi Steve Jobs: “Se non avete ancora trovato ciò che fa per voi, continuate a cercare, non fermatevi, come capita per le faccende di cuore, saprete di averlo trovato non appena ce l’avrete davanti. Adesso prontissimo per incominciare una nuova esperienza lavorativa. Siate folli, siate affamati!”. L’ultimo post risale al 15 giugno scorso: “Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. Ed in mezzo litighiamo per possedere qualcosa”.

Il ricordo del sindaco

“Non conoscevo direttamente Luca ma ho sentito parlare di lui e tutti me lo descrivono come un ragazzo molto in gamba e talentuoso, un ragazzo che ha fatto strada e aveva già trovato un’occupazione poco dopo laurea – ha detto il sindaco di Bassano del Grappa Riccardo Poletto – Sto sentendo molto dei suoi amici che hanno studiato con lui e tutti me lo descrivono con un ragazzo eccezionale che aveva veramente voglia di fare e di fare bene. Qui in città sono tutti increduli – ha continuato – lo sbigottimento e l’incredulità erano già grandi ieri quando non ci si capacitava di quello che era accaduto. Apprendere ora che la cosa ha toccato un nostro fratello, un nostro figlio, ci lascia senza parole”. Il sindaco sta decidendo anche l’organizzazione di una fiaccolata, “un momento corale pubblico di condivisione del cordoglio e del dolore della città. Un modo per stringerci simbolicamente attorno alle famiglia di Luca e della sua fidanzata Marta”. Intanto si moltiplicano i messaggi di condoglianze e di dolore sul profilo Facebook di Luca, anche da parte di tanti che non lo conoscevano ma hanno voluto comunque esprimere vicinanza ai suoi familiari.