A Barcellona una “strage di turisti”: ecco chi sono le vittime

Una “strage di turisti”. Così i media hanno chiamato l’attentato avvenuto ieri pomeriggio lungo una Rambla, a Barcellona. Il seguente dato aiuta a comprendere quanto sia tutt’altro che peregrina questa definizione: i centotrenta feriti sono di almeno trentaquattro diverse nazionalità. Stranieri anche tra le quattordici vittime, come gli italiani Bruno Gulotta e Luca Russo.

Italiani feriti

Ci sono poi altri due connazionali feriti lievemente, già dimessi dall’ospedale, riferisce l’Unità di crisi della Farnesina. Di uno si conosce l’identità: Gennaro Taliercio, un operaio trentatreenne di Pozzuoli, vicino Napoli. Ferita anche Marta Scomazzon, la fidanzata della vittima Luca Russo. La giovane ha una gamba e un piede fratturati.

Belgi e francesi coinvolti

Il fiume di lutto investe anche il Belgio. Il ministro degli Esteri, Didier Reynders, ha utilizzato Twitter per confermare la morte di Elke Vanbockrijck, donna quarantaquattrenne di Tongeren, in vacanza con il marito e i figli adolescenti, illesi.

Anche nella confinante Francia si vivono ore d’angoscia. Parigi ha fatto sapere che nell’attentato a Barcellona sono rimasti feriti ventisei cittadini francesi. Tra questi, undici versano in gravi condizioni. Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, si recherà oggi in Spagna per incontrare i suoi connazionali rimasti coinvolti nell’attacco.

Il bambino disperso

Ma i feriti provengono da ogni area del Pianeta, dalla Cina a Cuba, passando per Olanda e Germania. Coinvolti nell’attentato anche cittadini australiani, tra cui Julian Cadman, bambino di sette anni che risulta ancora disperso. La madre è in ospedale, in condizioni gravi ma stabili. Straziante l’intervento su Facebook del nonno Tony Cadman: ha caricato sul social network una foto del bimbo chiedendo informazioni su di lui.

La vittima più giovane

Julian non è l’unico bambino ad essere finito sulla tagliola infame del terrorismo. La più giovane vittima accertata ha tre anni. Spagnolo, era a Barcellona insieme alla mamma e allo zio della donna, morti con lui, nel momento in cui il furgone bianco si è lanciato contro la folla. Con lo zio della madre, Francisco Lopez Rodriguez, sessantacinque anni, c’era anche la moglie, sopravvissuta ma ricoverata in ospedale con ferite gravi.

Servizi d’emergenza e numeri verdi

I servizi d’emergenza catalani hanno poi dettagliato la lista delle nazionalità delle persone coinvolte: tedesca, algerina, argentina, austriaca, australiana, belga, marocchina, canadese, cinese, colombiana, romena, venezuelana, cubana, ecuadoriana, egiziana, spagnola, statunitense, filippina, francese, britannica, greca, olandese, taiwanese, honduregna, olandese, ungherese, italiana, kuwaitiana, macedone, mauritana, pakistana, peruviana, dominicana e turca.

Sul suo account ufficiale di Twitter, la Protezione civile catalana ha pubblicato un numero di telefono attraverso il quale le famiglie delle vittime possono localizzarle e avere informazioni. Il numero è 900400012. Il numero di emergenza dell’Unità di crisi della Farnesina, invece, è 0636225.