Gaza in festa per l’arrivo di Hamdallah

Nel segno della riconciliazione con Hamas, il premier dell’Autorità nazionale palestinese Rami Hamdallah, ha fatto il suo ingresso nella striscia di Gaza dopo due anni di assenza. Al valico di Erez (Beit Hanun) erano con lui diversi ministri e responsabili della sicurezza. Al suo arrivo una folla di diverse migliaia di persone lo ha accolto con entusiasmo.

In un discorso alla folla che lo aspettava sul versante palestinese Hamdallah ha ribadito che l’unità geografica fra la Cisgiordania e Gaza è una condizione necessaria per la costituzione di uno Stato palestinese indipendente. Il premier ha anche ringraziato l’Egitto per il ruolo avuto nell’avvicinamento delle posizioni fra al-Fatah e Hamas dopo anni di dissensi. Quindi ha assicurato che i suoi ministri inizieranno subito a lavorare e ad assumersi le proprie responsabilità anche per quanto concerne il controllo dei valichi, il mantenimento della sicurezza ed altri aspetti della vita quotidiana. Un esponente di al-Fatah, citato da Voce della Palestina, ha parlato di “una giornata storica“. Nelle strade di Gaza sono comparsi striscioni inneggianti al presidente egiziano Abdel Fatah al-Sisi, nonché ad Abu Mazen.

Israele, da parte sua, sospende per il momento il giudizio sulle intese di riconciliazione fra Hamas ed al-Fatah. “Le giudicheremo sulla base di parametri specifici“, ha spiegato il ministro Yoav Galant (un generale della riserva, membro del consiglio di difesa del governo) al sito Israel Project. “Le nostre domande sono: sono essi pronti a riconoscere l’esistenza di Israele in questa regione? Cesseranno di sparare e di lanciare attacchi terroristici contro di noi? Puntano a un futuro di convivenza fra palestinesi ed ebrei in questa area? Se le risposte a questi tre quesiti saranno positive – ha aggiunto Galant – abbiamo molto di cui parlare. Ma se fossero negative – ha avvertito – allora concluderemo che niente è cambiato e che si tratta solo di un’operazione di facciata“.