L'Iran non rinuncia alla sua influenza

La potenza missilistica e l'influenza regionale dell'Iran verranno salvaguardate malgrado lo scontento degli Usa, ed il programma nucleare iraniano verrà rafforzato nei settori previsti dall'accordo nucleare”. Lo ha detto il consigliere per gli affari internazionali della guida suprema Ali Khamenei, Alì Akbar Velayatì, che sembra annunciare implicitamente la decisione finale dell'Iran, ovvero continuare a rispettare l'accordo sul nucleare firmato nel 2015 ma non accettare intimidazioni sui temi sollevati dagli Stati Uniti, a proposito dei suoi piani difensivi e la sua influenza in Medio Oriente.

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L'ex ministro degli Esteri Velayatì ha spiegato che Teheran avvierà il programma di realizzazione di navi e sottomarini a propulsione nucleare, produrrà isotopi stabili, il gas Uf6 e che si avvarrà della tecnologia dei tessili di carbonio. Velayatì, sottolineando che queste sono tutte attività previste e autorizzate dall'accordo, ha ricordato che la Repubblica Islamica sarà sempre più forte, a scapito della volontà di Washington.

Le condizioni

Il 23 maggio scorso, la guida suprema iraniana, l'ayatollah Alì Khamenei, aveva annunciato alcune condizioni per la permanenza dell'Iran nell'accordo nucleare. “Garanzie reali da parte dei paesi europei per la salvaguardia degli interessi economici dell'Iran malgrado le ostruzioni Usa”, “la non ingerenza europea nei due elementi di potere di Teheran, ossia il programma missilistico e la presenza regionale”, “la garanzia sull'acquisto di petrolio dall'Iran” e “la garanzia da parte delle banche europee sul proseguimento delle transazioni con Teheran”.
L'annuncio di Velayatì lascia pensare che l'Iran abbia ricevuto le garanzie necessarie dall'Europa e che abbia l'intenzione di rimanere nell'accordo nucleare.